venerdì 18 dicembre 2015

Trollhunters

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Trollhunters

Autore: Guillermo del Toro - Daniel Kraus.
Genere: fantasy - avventura.

1967. La piccola comunità di San Bernardino, in California, è sconvolta da una incontollata serie di sparizioni di bambini soprannominata l'epidemia dei cartoni di latte per via delle foto degli scomparsi che compaiono proprio sui cartoni del latte.

Una situazione drammatica e apparentemente inspiegabile.

Jim e Jack Sturges sono due fratelli adolescenti che giocano con le loro biciclette. Si ricorrono e presi dal gioco si attardano a rientrare. Succede così, all'improvviso, durante una delle loro tante corse in bicicletta sul ponte, che «qualcosa» afferra Jack. Un sequestro lampo da parte di un essere che Jim riesce a vedere e a sentire, ma che la sua mente è impreparata ad accettare.

Un rapimento. Una sparizione. Il ritorno a casa. La reazione della famiglia. Le ricerche. Poi il nulla. Solo il mistero e l'attesa per un improbabile ritorno. Mentre i giorni diventano anni.

Oggi. James Sturges Junior è il figlio di Jim. Un quindicenne mingherlino, scattante, non molto alto che vive la sua vita da adolescente in quella casa dove il padre coltiva il ricordo del fratello Jack scomparso molto tempo prima e nella quale la madre ha deciso di lasciarli entrambi.

Lui e il suo migliore amico Tobias, in arte «Tub», un ragazzo lentigginoso, grassoccio e impacciato vivono alla giornata il difficoltoso rapporto con i coetanei e con la scuola. In particolare Tub è la vittima preferita del più bullo di tutti: il perfido Steve Jorgensen-Warner, plenipotenziario campione di basket dell'istituto e spietato aguzzino sempre pronto ad infliggere umiliazioni alle sue vittime.

James spesso oppone l'astuzia alle persecuzioni, forte del coraggio, pur se non accompagnato dagli “strumenti muscolari” del suo corpo e segretamente coltiva il suo amore per la compagna di classe Claire apparentemente troppo brava, troppo bella, in sintesi «troppo» per lui.

Un minaccia però, sta per arrivare dal passato. L'incubo dei bambini scomparsi. Un avventurosa sfida che rivelerà molto sul passato della famiglia Sturges e sul fatto che Jim è destinato a diventare un cacciatore di Troll.

Sarà proprio la magia dei Troll nella loro capacità di manifestarsi attraverso i ponti o da sotto il letto dei bambini che sognano a rivelare l'esistenza di un mondo parallelo dove si è combattuta una guerra per centinaia di anni.

«Rimasi steso là, incapace di respirare, mentre gli occhi rossi si muovevano. Le tavole di legno del pavimento gemevano come sotto un grande peso. Sentii un respiro simile allo sbuffo derisorio di un cavallo. E poi gli occhi rossi si fecero avanti dal fondo del salotto, rivelando le lucine molto più piccole del pannello di controllo alle loro spalle. Qualunque cosa fosse, stava venendo verso le camere da letto. Era praticamente la cosa peggiore che potessi immaginare. Finchè non ne successe un altra». Tratto da «Trollhunters» di Guillermo del Toro e Daniel Kraus, ed. Dea.

Gli Autori infatti raccontano la storia dei Troll, delle varie casate e della loro recente scelta pacifica di non nutrirsi più degli umani. Una scelta però non condivisa da tutti.

E' così che Jim e Tub si ritroveranno a fronteggiare i più spietati Troll insieme con due della loro stessa specie e lo zio Jack che, nel tempo, è diventato un cacciatore esperto.

«La spada si abbassò e Jack le passò sopra agilmente come se stesse saltando una corda. La spada girò sopra la sua schiena, da un amano all'altra, prima che Jack stendesse il braccio e la punta della spada si fermasse a lato del collo di Aaargh!!!» Tratto da «Trollhunters» di Guillermo del Toro e Daniel Kraus, ed. Dea.

Guillermo del Toro è uno dei più apprezzati e celebrati registi contemporanei. Una mente davvero brillante, le cui intuizioni ci hanno regalato film di altissimo interesse, sceneggiature di fumetti originali e appassionanti serie tv.

Potevamo forse aspettarci di meno dal genere letterario? Assolutamente no.

Orbene, le prime 50 - 60 pagine sono un classico della letteratura “young adult”, con atmosfere che sembrano una via di mezzo tra film anni 80 come i Goonies e la celebrazione dell'audacia adolescenziale alla Spielberg.

L'Autore definisce l'antieroe attraverso i suoi limiti, ma nel contempo lo umanizza a misura d'uomo celebrandone i contenuti morali e intellettuali. L'inquadramento è soggettivo per una narrazione che si focalizza sull'oggettivizzazione degli eventi. Sono questi che trascinano il team di protagonisti come fossero una «compagnia dell'anello» pronta per un Dungeons & Dragons o un Librogame.

C'è tanta passione nella narrazione, arricchita di ottime metafore stilisticamente ammiccanti. Ambientazioni ben rappresentate dal punto di vista visivo senza eccedere nell'esposizione prolissa e insistita. Il testo scivola via bene: si legge di buon gusto.

«Andarsene fu doloroso. Ma il dolore era qualcosa che ogni famiglia in cui era stato perso un bambino conosceva, e se i cacciatori di troll avevano un compito prima di tutti gli altri, era porre fine a quel dolore, in un modo o nell'altro, prima che diventasse irreversibile». Tratto da «Trollhunters» di Guillermo del Toro e Daniel Kraus, ed. Dea.

I dialoghi sono molto realisti. Con la personalizzazione caratteriale che rappresenta l'epicentro della relazione socio antropologica tra i protagonisti. Il paragone con una sceneggiatura è molto facile, ma sarebbe riduttivo.

Ho trovato il contenuto appassionante e stimolante. Penso che sia un ottimo fantasy. Ricco di idee e intuizioni.

C'è avventura, c'è il fantastico, ma sopratutto c'è l'adolescenza, questo crocevia che si colloca tra la perdita di quella fantasia che è propria del bambino e l'incedere, quasi impetuoso ed irruento dell'età adulta.

L'Autore ha ben individuato il posto dove i sogni vogliono rimanere ancorati a quella parte del nostro Io che ritiene sia saggio credere nelle favole. Nell'avventura fantastica.

«I troll sono sempre esistiti su questo pianeta, come gli umani». Tratto da «Trollhunters» di Guillermo del Toro e Daniel Kraus, ed. Dea.

«Trollhunters» è un gradevolissimo romanzo fantasy del genere young-adult. Ben scritto, ottimamente impostato. Offre una lettura coinvolgente e lineare di facile intuizione che manifesta il meglio di sè nell'elemento visivo.

Consiglio non solo il romanzo, ma anche un gradevole thè o una cioccolata in tazza prima di infilarsi sotto le coperte invernali. Nella notte fredda e silenziosa. Per lasciarsi condurre tra le pagine di quest'avventura.

Marco Solferini.
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