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La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
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Trollhunters
Autore:
Guillermo del Toro - Daniel Kraus.
Genere:
fantasy - avventura.
1967.
La piccola comunità di San Bernardino, in California, è sconvolta
da una incontollata serie di sparizioni di bambini soprannominata
l'epidemia dei cartoni di latte per via delle foto degli scomparsi
che compaiono proprio sui cartoni del latte.
Una
situazione drammatica e apparentemente inspiegabile.
Jim e
Jack Sturges sono due fratelli adolescenti che giocano con le loro
biciclette. Si ricorrono e presi dal gioco si attardano a rientrare.
Succede così, all'improvviso, durante una delle loro tante corse in
bicicletta sul ponte, che «qualcosa» afferra Jack. Un sequestro
lampo da parte di un essere che Jim riesce a vedere e a sentire, ma
che la sua mente è impreparata ad accettare.
Un
rapimento. Una sparizione. Il ritorno a casa. La reazione della
famiglia. Le ricerche. Poi il nulla. Solo il mistero e l'attesa per
un improbabile ritorno. Mentre i giorni diventano anni.
Oggi.
James Sturges Junior è il figlio di Jim. Un quindicenne mingherlino,
scattante, non molto alto che vive la sua vita da adolescente in
quella casa dove il padre coltiva il ricordo del fratello Jack
scomparso molto tempo prima e nella quale la madre ha deciso di
lasciarli entrambi.
Lui e
il suo migliore amico Tobias, in arte «Tub», un ragazzo
lentigginoso, grassoccio e impacciato vivono alla giornata il
difficoltoso rapporto con i coetanei e con la scuola. In particolare
Tub è la vittima preferita del più bullo di tutti: il perfido Steve
Jorgensen-Warner, plenipotenziario campione di basket dell'istituto e
spietato aguzzino sempre pronto ad infliggere umiliazioni alle sue
vittime.
James
spesso oppone l'astuzia alle persecuzioni, forte del coraggio, pur se
non accompagnato dagli “strumenti muscolari” del suo corpo e
segretamente coltiva il suo amore per la compagna di classe Claire
apparentemente troppo brava, troppo bella, in sintesi «troppo» per
lui.
Un
minaccia però, sta per arrivare dal passato. L'incubo dei bambini
scomparsi. Un avventurosa sfida che rivelerà molto sul passato della
famiglia Sturges e sul fatto che Jim è destinato a diventare un
cacciatore di Troll.
Sarà
proprio la magia dei Troll nella loro capacità di manifestarsi
attraverso i ponti o da sotto il letto dei bambini che sognano a
rivelare l'esistenza di un mondo parallelo dove si è combattuta una
guerra per centinaia di anni.
«Rimasi
steso là, incapace di respirare, mentre gli occhi rossi si
muovevano. Le tavole di legno del pavimento gemevano come sotto un
grande peso. Sentii un respiro simile allo sbuffo derisorio di un
cavallo. E poi gli occhi rossi si fecero avanti dal fondo del
salotto, rivelando le lucine molto più piccole del pannello di
controllo alle loro spalle. Qualunque cosa fosse, stava venendo verso
le camere da letto. Era praticamente la cosa peggiore che potessi
immaginare. Finchè non ne successe un altra». Tratto da
«Trollhunters» di Guillermo del Toro e Daniel Kraus, ed.
Dea.
Gli
Autori infatti raccontano la storia dei Troll, delle varie casate e
della loro recente scelta pacifica di non nutrirsi più degli umani.
Una scelta però non condivisa da tutti.
E'
così che Jim e Tub si ritroveranno a fronteggiare i più spietati
Troll insieme con due della loro stessa specie e lo zio Jack che, nel
tempo, è diventato un cacciatore esperto.
«La
spada si abbassò e Jack le passò sopra agilmente come se stesse
saltando una corda. La spada girò sopra la sua schiena, da un amano
all'altra, prima che Jack stendesse il braccio e la punta della spada
si fermasse a lato del collo di Aaargh!!!» Tratto da
«Trollhunters» di Guillermo del Toro e Daniel Kraus, ed.
Dea.
Guillermo
del Toro è uno dei più apprezzati e celebrati registi
contemporanei. Una mente davvero brillante, le cui intuizioni ci
hanno regalato film di altissimo interesse, sceneggiature di fumetti
originali e appassionanti serie tv.
Potevamo
forse aspettarci di meno dal genere letterario? Assolutamente no.
Orbene,
le prime 50 - 60 pagine sono un classico della letteratura “young
adult”, con atmosfere che sembrano una via di mezzo tra film anni
80 come i Goonies e la celebrazione dell'audacia adolescenziale alla
Spielberg.
L'Autore
definisce l'antieroe attraverso i suoi limiti, ma nel contempo lo
umanizza a misura d'uomo celebrandone i contenuti morali e
intellettuali. L'inquadramento è soggettivo per una narrazione che
si focalizza sull'oggettivizzazione degli eventi. Sono questi che
trascinano il team di protagonisti come fossero una «compagnia
dell'anello» pronta per un Dungeons & Dragons o un Librogame.
C'è
tanta passione nella narrazione, arricchita di ottime metafore
stilisticamente ammiccanti. Ambientazioni ben rappresentate dal punto
di vista visivo senza eccedere nell'esposizione prolissa e insistita.
Il testo scivola via bene: si legge di buon gusto.
«Andarsene
fu doloroso. Ma il dolore era qualcosa che ogni famiglia in cui era
stato perso un bambino conosceva, e se i cacciatori di troll avevano
un compito prima di tutti gli altri, era porre fine a quel dolore, in
un modo o nell'altro, prima che diventasse irreversibile».
Tratto da «Trollhunters» di Guillermo del Toro e Daniel
Kraus, ed. Dea.
I
dialoghi sono molto realisti. Con la personalizzazione caratteriale
che rappresenta l'epicentro della relazione socio antropologica tra i
protagonisti. Il paragone con una sceneggiatura è molto facile, ma
sarebbe riduttivo.
Ho
trovato il contenuto appassionante e stimolante. Penso che sia un
ottimo fantasy. Ricco di idee e intuizioni.
C'è
avventura, c'è il fantastico, ma sopratutto c'è l'adolescenza,
questo crocevia che si colloca tra la perdita di quella fantasia che
è propria del bambino e l'incedere, quasi impetuoso ed irruento
dell'età adulta.
L'Autore
ha ben individuato il posto dove i sogni vogliono rimanere ancorati a
quella parte del nostro Io che ritiene sia saggio credere nelle
favole. Nell'avventura fantastica.
«I
troll sono sempre esistiti su questo pianeta, come gli umani».
Tratto da «Trollhunters» di Guillermo del Toro e Daniel
Kraus, ed. Dea.
«Trollhunters»
è un gradevolissimo romanzo fantasy del genere young-adult. Ben
scritto, ottimamente impostato. Offre una lettura coinvolgente e
lineare di facile intuizione che manifesta il meglio di sè
nell'elemento visivo.
Consiglio
non solo il romanzo, ma anche un gradevole thè o una cioccolata in
tazza prima di infilarsi sotto le coperte invernali. Nella notte
fredda e silenziosa. Per lasciarsi condurre tra le pagine di
quest'avventura.
Marco
Solferini.
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