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IL SECONDO RINASCIMENTO
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La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
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Il
segno dell'aquila
Autore:
Marco Buticchi
Genere:
avventura, azione, storico.
In
questo romanzo ritroviamo i protagonisti de “La stella di pietra”
(recensione su Amici dei Libri:
http://amicideilibri.blogspot.it/2013/11/la-stella-di-pietra.html
) e cioè Oswald Breil l'ex agente del Mossad, felicemente sposato
con Sara Terraccini con la quale vive a bordo del Williamsburg, un
lussuoso yacht a bordo del quale non mancano tutti i comfort e..
l'alta tecnologia sapientemente nelle mani del fedele Bernstein.
Una
piacevole parentesi vacanziera in Argentina alle foci del Rio della
Plata si trasforma però nell'inizio di un mistero.
Da
Roma infatti la coppia è raggiunta dalla notizia che la sorella di
un loro amico e collaboratore, Laura Marradesi, è sparita in quel di
Rio mentre lavorava per il centro Guillot, un ospedale controllato
dalla misteriosa e potente Confraternita della Santa Resurrezione.
Un
opera religiosa simile ad una prelatura privata dove denaro e fede si
mescolano pericolosamente e gli interessi coinvolti vanno ben oltre
le apparenze.
Breil
e Sara si mettono sulle tracce di questo centro e del suo sedicente
leader, l'87enne Fausto Denagua.
La
coppia è oggi molto nota, nel loro passato infatti ci sono tante
avventure che li hanno resi protagonisti di scoperte straordinarie
nell'archeologia più avvolta dal fascino e dal mistero.
Tuttavia,
al dramma della scomparsa di Laura si sostituisce ben presto il
dolore per la sua morte.
Il
ritrovamento del corpo e una serie apparentemente inconfutabile di
prove parrebbero rivelare la vita segreta della donna. Amante del
sesso sfrenato, del BDSM e delle droghe.
Trasgressioni
che le sarebbero state fatali.
Il
fratello però non crede a una sola parola dei referti e anche
Oswald, il cui fiuto dai tempi dei servizi segreti è ancora ben
allenato, capisce che si tratta di un abile messa in scena.
Forse,
il segreto della morte della giovane donna è da ricercarsi nella sua
vecchia casa di famiglia al confine tra l'Umbria e la Toscana. Un
luogo dove potrebbe nascondersi l'indizio per il ritrovamento di un
tesoro mitico. La tomba etrusca in oro massiccio del lucumone di
Porsenna. La leggenda narra che si tratti di un intero mausoleo
interamente in oro.
Nella
prima metà del 500 a.C. si svolge il secondo filone narrativo del
romanzo che è anche prevalente e narra i fatti che, da un lontano
passato si intrecciano con il presente. E' la storia del giovanissimo
Vel costretto a fuggire di casa dopo che il figlio del sovrano di
Roma assassinò suo padre per prendersi sua madre.
Una
spietata caccia all'uomo che scatenerà le forze di Roma sulle sue
tracce per mare e per terra.
«Non
pensare di essere invulnerabile. Mille rostri come quello che si cela
sotto la linea di galleggiamento della mia nave non basteranno per
fronteggiare la flotta di Roma. Non potremo mai restare a lungo nello
stesso porto: anche le banchine hanno orecchie e bocche pronte a
riferire ciò che hanno visto a chi ci sta cercando». Tratto da
«Il segno dell'aquila» di Marco Buticchi, ed. Longanesi.
Mentre
il giovane crescendo diventerà un guerriero intrecciando il proprio
destino a quello di un aquila che salvò dalla morte quando era
ancora un pulcino. Vel conoscerà la via della vendetta e quella
dell'amore.
Una
lotta che si consumerà all'ombra del volere degli dei. Tra religione
e misticismo.
«La
leggenda voleva che quei venti impetuosi avessero origine nell'isola
di Ceo, lì dove si erano rifugiati gli assassini di Icaro. Apollo,
assetato di vendetta, strinse la popolazione nella morsa di una
terribile siccità e allentò la minaccia solo quando tutti gli
assassini ebbero pagato il fio delle loro colpe». Tratto da «Il
segno dell'aquila» di Marco Buticchi, ed. Longanesi.
Marco
Buticchi è considerato l'indiscusso maestro dell'avventura Italiano.
Uno
scrittore di straordinaria eccellenza e in questo suo ultimo, atteso
romanzo, conferma tutte le qualità che l'hanno reso celebre nel
Mondo.
Un
gran ritmo narrativo dal punto di vista espositivo afferra
immediatamente il lettore con possanza e stile, conforme alla scuola
di pensiero realista i fatti ben si amalgamano tra attualità, verità
storiche (anche presunte) e ipotesi fantasiose.
Ben
documentato nello svolgimento, con paratattica e senso
dell'organizzazione verticale.
L'Autore
evita cioè di aggiungere troppo alla fase descrittiva che dipinge la
prima immagine, lo scenario ambientale, lasciando prevalere
l'immedesimazione e distribuendo poi le annesse spiegazioni un pò
alla volta. Un dosaggio sapiente e ben articolato. Completo,
arricchito da alcuni disegni esplicativi.
Il
passato è un continuo capovolgimento di fronti con sotto paragrafi
brevi, a volte brevissimi, il cui contenuto è spesso centralizzato
su una focalizzazione soggettiva degli eventi osservati in
contemporanea da più punti di vista.
Il
lettore viene coinvolto nella narrazione. Il risultato è
appassionante.
«La
freccia si librò nel cielo terso del mattino, quindi incominciò a
scendere inesorabile verso il braciere, centrandolo in pieno. Colpito
il bordo del bersaglio, l'ogiva si frantumò e l'acqua si diffuse
sulla superficie del materiale incendiario. L'impatto dell'acqua
contenuta nella punta della freccia con oli e pece in fiamme fu
esplosivo e una gigantesca fiammata investì la scialuppa».
Tratto da «Il segno dell'aquila» di Marco Buticchi, ed.
Longanesi.
Nel
presente incontriamo una trama a metà tra l'avventuroso e lo
spionistico. Apprendiamo cioè di verità occulte che spaziano dal
drammatico traffico di organi alla minaccia del terrorismo
internazionale contemporaneo.
«Entrarono
nel secondo padiglione: la luce viola contribuiva a dare un aspetto
ancora più spettrale allo spettacolo che si trovarono davanti. I
cinque cadaveri erano allineati sui letti, coperti da lenzuoli. In
preda a un terrore cieco, i due siriani li scoprirono a uno a uno.
Bernstein si rese conto che si trattava di ragazzini di una
quindicina d'anni. Recavano tutti una profonda ferita chirurgica alla
base posteriore del collo: sembrava che un mostro dai denti acuminati
li avesse uccisi con un sol colpo». Tratto da «Il segno
dell'aquila» di Marco Buticchi, ed. Longanesi.
Delucidazioni
che spaziano nell'alveo di un realismo che insegna a non occultare
quella parte di verità che realizza il mosaico attribuendo valore ai
piccoli elementi la cui rivelazione spesso non è documentata dalla
stampa. Il lettore rimarrà colpito da quanto poco in realtà conosce
di pericolosi fenomeni legati al terrorismo più fanatico.
«L'israeliano
prese la mira con mano ferma. Esplose due serie di colpi in rapida
successione. Il terrorista che era a terra si contorse, l'altro fu
raggiunto da un primo proiettile alla schiena mentre stava fuggendo,
il secondo invece gli fece volare via il cappello assieme a una buona
parte delle ossa del cranio». Tratto da «Il segno
dell'aquila» di Marco Buticchi, ed. Longanesi.
Emerge
quindi con sapienza e una necessaria prepotenza la volontà
dell'Autore di condividere una buona dose di conoscenza.
«Il
segno dell'aquila» è un ottimo romanzo. Avventura, mistero,
azione trascineranno il lettore in un emozionante caccia al tesoro
tra passato e presente. Un romanzo storico che non rinuncia mai
all'azione.
Un
esperienza da non mancare, come tutti i libri di Marco Buticchi.
Marco
Solferini
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