Un ringraziamento particolare agli sponsor:
Libreria - Galleria
IL SECONDO RINASCIMENTO
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
Il luogo ideale dove trovare i Tuoi Libri
http://www.ilsecondorinascimento.it/
***
Palestra Performance
Centro estetico e fitness.. nel cuore di Bologna
***
Palestra Performance
Centro estetico e fitness.. nel cuore di Bologna
* * *
La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
Le
mamme ce la fanno
Autrice:
Elisabetta Gualmini.
Genere:
umoristico, attualità.
Siete
pronti per scoprire cosa significa essere una mamma multitasking con
due bambini piccoli (un maschio e una femmina) che ti proiettano,
volente o nolente, nel mondo delle scuole elementari, delle feste,
dell'attività sportiva, degli altri genitori (che non ti puoi
scegliere), dei compagni di classe, delle vacanze e, più
semplicemente, che mettono a dura prova tutto il tuo mondo 24 ore su
24, 365 giorni all'anno?
Questa
è l'ambientazione del romanzo che narra di una serie di circostanze
agrodolci in cui la mamma si rapporta non solo con i figli e le loro
apparentemente infinite esigenze, ma sopratutto con quella loro unica
e sconfinata concezione del mondo tipicamente preadolescenziale che
sarebbe in grado di sconfiggere persino Sauron l'oscuro signore in
persona.
«Io
e la mia cricca di mamme arriviamo al Natale sfiancate. Massacrate da
mesi di multitasking (casa-cibo-lavoro-compiti-sport), ci aspetta la
mazzata finale». Tratto da «Le mamme ce la fanno» di
Elisabetta Gualmini, ed. Mondadori Strade Blù.
«Spiderjack»
e «Spiga di grano» sono i dolcissimi soprannomi dei figli che
rappresentano l'ultima frontiera, il nuovo mondo, il creato oltre le
Colonne d'Ercole. Un luogo dove le mamme combattono su più fronti e
senza tregua.
In
questo risiko senza fine ci sono creature mitologiche come le
«Barbiemamme» (troppo belle per essere vere) o la leggendaria coda
delle giostre (il cui acchiappo è come la ricerca del Santo Graal).
«C'era
un ospite vegetariano. Avrei cucinato un polpettone alle verdure. Mi
sembrava di averlo intravisto in qualche negozio, di un bel colore
verde petrolio, che mi era rimasto impresso. Io vado più per
immagini che per sapori o sostanza. Se mi fisso su un colore, mi
convinco che ci sia un buon motivo dietro e vado avanti come un
caterpillar». Tratto da «Le mamme ce la fanno» di
Elisabetta Gualmini, ed. Mondadori Strade Blù.
Mi
sono davvero goduto i tanti divertentissimi aneddoti che in parte mi
hanno riportato all'eterno limbo dell'infanzia. Quella che non si può
mai dimenticare per davvero.
Le
risate che ha saputo provocarmi questo scritto le paragonerei ad un
ottimo vino rosso la cui inebriante qualità di ammaliarmi ha saputo
conquistarmi attraverso il sorriso.
Un
umorismo goliardico, ma non irriverente. Arricchito da una sana e
intelligente ilarità. E' coinvolgente e penetra nel profondo come si
suol dire dalla prima all'ultima pagina.
«Iscritto
mio figlio ad acquaticità. Era in ritardo di oltre un anno rispetto
alla sorella, quindi mi erano già venuti i sensi dei colpa
stratosferici. Il corso dura 25 minuti più 30 minuti per portarlo
più quaranta minuti per asciugarlo, phonarlo, ricoprirlo dei 10-15
strati adatti al clima invernale e alla fine riportarlo a casa»
Tratto da «Le mamme ce la fanno» di Elisabetta Gualmini, ed.
Mondadori Strade Blù.
Capitoli
brevi e paratattici.
Una
raffica di umorismo da circostanza con paragoni metaforici e
allegorie di stretta attualità che non rinunciano, spesso, a una
lacrima di riflessione dopo una divertente esposizione.
«Mi
davano fastidio le discussioni infinite dei genitori head-hunter sul
reclutamento degli animatori. C'era chi voleva il professionista che
fa fare tante cose e porta anche i gonfiabili (in casa?), chi voleva
il clown (cioè un cinquantenne dipendente pubblico che arrotonda)
anche se un pò mi intristisce, ma fa lo stesso perchè costa meno..»
Tratto da «Le mamme ce la fanno» di Elisabetta Gualmini, ed.
Mondadori Strade Blù.
Sale
sul banco degli imputati il microcosmo delle mamme costrette a dei
super straordinari per riuscire a fare tutto, ma proprio tutto, e
quando intendo tutto spero di essere stato sufficientemente
omnicomprensivo (persino più di una fideiussione).
Perchè
la mamma multitasking dell'Autrice è in corsa persino con il
pensiero. Il proprio. E affronta le difficoltà con l'audacia di un
navy seals, il coraggio e la resistenza di Rocky. Altro che «Fast
& furious», persino gli «Avengers» potrebbero
arruolarla nelle proprie fila. Ma attenzione, perchè il suo stile
denota anche il «savour faire» di un audace ballerino di
tango quando alla possanza alterna la grazia.
«Le
sue mani mi ammorbidiscono il cervello e, nel silenzio della sera,
bloccano come per incanto il flusso delle idee e dei pensieri. Sono
un segno che per oggi basta». Tratto da «Le mamme ce la
fanno» di Elisabetta Gualmini, ed. Mondadori Strade Blù.
Questa
mamma diventa una piccola nave «Enterprise» per arrivare là
dove nessun uomo (donna) è mai giunto prima.
Una
spassosa ilarità basata sulle situazioni più comuni che non
risparmiano sferzate in agrodolce quando l'Autrice critica
l'ampolloso gusto per l'apparenza di cui il panorama contemporaneo
sembra essere drammaticamente affetto. Una pandemia, quella del voler
«sembrare» che ha da tempo contagiato ogni ambiente e si è
camaleonticamente riprodotta, similarmente a una cellula tumorale,
nel dna dei rapporti umani.
L'efficacia
espositiva della Gualmini mi ha colpito in positivo perchè denota
bravura narrativa nell'utilizzare sapientemente il realismo. E
infatti, non ha mai bisogno di ricorrere ai rafforzativi e non cade
nel tranello della ripetizione. Ogni capitolo è innovativo seppur
legato da un «train d'union»: il libero arbitrio del
pensiero vince sul conformismo.
Da
Orwell ad «Another brick in the wall» questo angolo di
paradiso che la mente ci offre gratuitamente permette a noi tutti di
non rinunciare a ciò che paradossalmente, pur rendendoci simili, ci
distingue gli uni dagli altri: la nostra originalità.
«E
io allora mi lascio cullare dall'idea di avere questo robottino
animato che gira per casa e butta fuori i tramezzini col nylon... O
la merenda dei bambini già insacchettata e con il nome scritto in
grande in evidenza». Tratto da «Le mamme ce la fanno»
di Elisabetta Gualmini, ed. Mondadori Strade Blù.
I
capitoli, ben organizzati, denotano una focalizzazione oggettiva
ottimamente compiuta attraverso una forte carica di concettualità
che sposta la paratattica espositiva (quasi sempre introduttiva) ad
una maggior confidenza con il lettore basata su di una buona empatia
che ingenera dei «transfer». E questo consente di
scoperchiare le irritualità di quel crogiolo di quotidianità che
sembrano essere gli irrinunciabili sotto insiemi della moderna
società.
L'Autrice
propone un alternanza tra accettazione e ribellione senza rinunciare
al proprio Io; in pratica è come se salisse sopra un banco e, in un
attimo fuggente, declamasse: «chi sono e cosa faccio sono affari
miei, ma il come ve lo racconto».
Traspare
una forza d'animo notevolissima.
Abbia
il lettore contezza che questa gradevolissima commedia lo farà si
ridere, ma nel contempo la narrazione del «tour de force»
della mamma non la svilisce mai. Per capirci, non c'è nulla di
fantozziano. La protagonista non si autocommisera e non si prende in
giro. Ho apprezzato questa scelta perchè significa che si rivolge a
un pubblico di bocca buona.
«In
casa nostra tutto è wireless da molto tempo. Ovunque siamo wireless.
Siamo collegati ventiquattr'ore su ventiquattro: dal garage, dalla
terrazza, dal cortile, dallo studio, dal bagno. Ci vantiamo di
lasciare il nostro wi-fi senza password, a beneficio dell'intero
condominio, e siamo orgogliosi delle nostre postazioni di lavoro in
casa con moltissimi pc, tablet, stampanti e qualsiasi altro aggeggio.
Più che un appartamento sembra un internet cafè». Tratto da
«Le mamme ce la fanno» di Elisabetta Gualmini, ed. Mondadori
Strade Blù.
Quello
che stringerete fra le mani (e io vi consiglio di farlo) non è un
prodotto stile cinepanettone dove per farsi sentire è necessario
inseguire degli eccessi, bensì una brillante commedia alla Woody
Allen con un umorismo prima di tutto intelligente.
«La
competizione tra madri sulle ricerche è altissima e quando io e la
mia gang di mamme riceviamo un voto inferiore all'eccellenza ci
rimaniamo molto male e cerchiamo di capire cosa cavolo abbiamo
sbagliato». Tratto da «Le mamme ce la fanno» di
Elisabetta Gualmini, ed. Mondadori Strade Blù.
Quando
si parla di comicità credo sia opportuno cercare di descriverla. A
beneficio del lettore che voglia approfondire questo genere, ma nel
contempo anche per rifuggire certe spiegazioni insipide e meramente
giornalistiche cui a volte i «critici» si abbandonano.
Nello
stile di scrittura della Gualmini ho rilevato un distinguo. Da un
lato l'umorismo (di cui ho fatto accenno durante la recensione) e che
si divide in due sottofiloni, quello caricaturale e quello del
contrario (usualmente definito Pirandelliano). Poi ho rilevato la
comicità, quest'ultima a sua volta si esprime su due fronti: le
situazioni e le sopportazioni. Mentre la prima porta alla
constatazione delle incongruenze le seconde trasmettono l'umana
partecipazione al meccanismo farsesco attraverso pregiati quanto
affettuosi (con il lettore, meno per i destinatari) ossimori. A
margine di ciò, che ritengo rappresenti la sua cifra narrativa nei termini del genere umoristico ho altresì preso atto di un rifiuto per il
grottesco e il bizzarro (frutto e conseguenza forse di un aspetto
sociologico e culturale).
Alla
luce di quanto esposto non mi meraviglia che Strade Blu di Mondadori
abbia dato giustamente spazio a quest'Autrice. Una collana di
prestigio che ha evidentemente centrato le qualità della scrittrice
che penso abbiano margini significativi per un ulteriore
miglioramento.
«Le
mamme ce la fanno» è una straordinaria commedia in
agrodolce che propone una serie di spassosi episodi nella vita di una
mamma multitasking. Un romanzo umoristico e intelligente che riesce,
con spiccata genialità, a proporre temi che non si limitano a
divertire il lettore, facendolo anche riflettere su cosa significa
essere genitori oggi.
Decisamente
brillante e consigliato a tutti.
Marco
Solferini
puoi
trovarmi anche su:
Nessun commento:
Posta un commento