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IL SECONDO RINASCIMENTO
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La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
Il
dio del deserto
Autore:
Wilbur Smith.
Genere:
avventura.
Ritorna
l'Egitto del grande stratega Taita, l'uomo più fidato del Faraone.
Colui che ha riscattato il proprio status di schiavo per diventare
una delle menti più illuminate della sapiente civiltà egizia.
Un
nemico tuttavia minaccia la stabilità dell'impero. I feroci Hyksos
insidiano il territorio e i confini del regno vengono messi a dura
prova. E' tempo di alleanze, ma con una mossa a sorpresa i barbari
avversari del Faraone hanno stretto un patto con il Supremo Minosse.
La
civiltà minoica, al suo apogeo di forza nell'isola di Creta,
possiede il più potente esercito del mondo conosciuto e sopratutto
un invincibile armata navale.
Taita
è consapevole che se quest'alleanza non verrà rotta potrebbe
rappresentare la fine per l'Egitto.
Per
questa ragione escogita un piano ambizioso quanto diabolico. Una
missione per poche centinaia di soldati scelti che simuli il
tradimento degli Hyksos per rubare la più grande fortuna in argento
che sia mai stata concepita prima. Un vero e proprio tesoro che
appartiene a Minosse.
Lo
scopo di Taita è riempire i forzieri del suo Faraone e agendo sotto
il minimo comune denominatore del «divide et impera» dopo aver
rotto l'alleanza con i minoici suggellarne una con il Supremo Minosse
grazie alla dote delle due bellissime figlie del Farone.
Il
destino porterà Taita sulla rotta di un viaggio senza precedenti:
attraverso il deserto, nelle terre della grande Babilonia e fino
all'isola di Creta dove dimora il Dio Crono padre dello stesso
Minosse.
Nel
corso di ogni impresa le truppe egiziane sotto il suo comando insieme
con i coraggiosi e fedeli generali affronteranno i sanguinari Hyksos,
conosceranno il tradimento e l'inganno e per Taita, nella magica
Babilonia ci sarà finalmente la rivelazione sulla sua origine e del
perchè della sua lunga vita e delle straordinarie capacità che
appartengono al suo intelletto.
Sarà
sufficiente l'audacia e il coraggio di pochi per riuscire a stringere
l'alleanza con il mitico Minosse e unire due eserciti? L'amore
riuscirà a prevalere sui desideri imperiali o rimarrà uno strumento
ad appannaggio esclusivo della volontà dei sovrani?
Una
corsa contro il tempo, una guerra senza quartiere per mare e per
terra. E nel frattempo, il potente Dio Crono sta per risvegliarsi
pronto ad abbattere la sua furia sugli uomini.
Avventura
allo stato puro: Wilbur Smith non tradisce le aspettative.
Torna,
dopo tanti anni, nel suo Egitto e lo fa con lo stile unico di uno
scrittore che riesce a strappare il cuore dei lettori fino all'ultima
pagina in un susseguirsi di eventi al cardiopalma.
Azione
a tutto campo. Duelli per mare e per terra. Il mito che si fonde con
la storia laddove gli dei diventano protagonisti insieme con la
volontà degli uomini e l'amore delle donne.
Capitoli
come sempre entusiasmanti concepiti e organizzati in ragione della
loro rapidità di lettura in paragrafi che focalizzano l'azione sul
dato oggettivo del protagonista quale epicentro promanante di una
convincente visione narrativa.
L'uomo
di scienza è colui che riconosce il potere e l'influenza del divino
e che si erge autoplasmandosi per il suo piacere edonista e
narcisista al di sopra degli intelletti altrui. Così Taita diventa
lo stratega macchiavellico di un complotto in stile Sun Tzu.
Ma
è anche il condottiero che soggettivamente sposta la dialettica
della storia, dal punto di vista narrativo, sugli eventi.
L'Autore
è sempre stato un maestro in questo passaggio lineare che sembra un
capovolgimento di fronte: un cunicolo aperto per il salto temporale
da una fase descrittiva ad un esplosione di contenuti i cui effetti
sembrano un big bang destinato a riassorbirsi solo al termine degli
eventi.
L'inevitabile
corsa contro il tempo rappresenta la volontà di costruire un climax
classico. Con un crescendo in attesa del gran finale. Mistero,
passione e pericolo. Sono questi gli ingredienti delle ultime 100
pagine che bruciano le tappe.
Straordinario
il tasso di coinvolgimento grazie all'ottimo legame empatico che
l'Autore instaura con il lettore.
Il
tasso di storicità cede il passo all'avventura. Il romanzo non ha
volontà di erudire il lettore a differenza del più classico filone
«storico». L'apprendimento si limita in questo caso a una serie di
buone descrizioni che permettano al lettore di calarsi nei panni
dell'osservatore consapevole.
L'unica
cosa che manca e che avrei incluso è una cartina geografica. Ancora
mi chiedo come mai ci si ostini a non metterla in casi come questo.
In alcuni romanzi c'è, in altri invece no.
Dialoghi
efficacissimi. Caratterizzati da una immediatezza possente e corposa.
Ciascun soggetto gode della propria autonomia legata tuttavia
all'epicentro del protagonismo narrativo incardinato sempre su Taita
e il «suo» modo di concepire la realtà contemporanea.
Questo
sviluppo rappresenta oggi una parziale novità rispetto al passato
degli anni 90 in quanto si ha la tendenza, nella contemporaneità
narrativa, a introdurre dei coprotagonisti il cui ruolo a volte
supera addirittura il soggettivismo di colui che dovrebbe essere il
protagonista. In alcuni casi è persino difficile stabilirlo (si
pensi a Stieg Larsson nella sua trilogia “Millennium” laddove il
personaggio femminile di Lisbeth Salander supera il protagonista
maschile Mikael Blomkvist, giusto per avere un esempio).
Smith
appartiene ad un altra scuola di pensiero ed è piacevole ritrovarla
in quella che è ancora una delle cifre narrative più efficaci nel
genere avventura. La linearità verticale dello sviluppo senza
“cellette” letterarie o griglie di riempimento di mera
interpretazione fattuale finalizzate alla descrizione.
«Il
dio del deserto» è un straordinario romanzo d'avventura. Un
emozione da non mancare. Strategia, guerra e duelli, in mare o per
terra, dall'Egitto fino alla mitica Creta del Supremo Minosse
passando per la magica Babilonia. Un tornado di emozioni che trascina
il lettore fra il mito degli dei e il coraggio degli uomini.
Uno
dei più grandi Autori di tutti i tempi firma un romanzo che lascia
il segno.
Consigliato
a tutti.
Marco
Solferini
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