venerdì 5 dicembre 2014

La pioggia fa sul serio

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La pioggia fa sul serio

Autori: Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli.
Genere: giallo.

Casedisopra è un Comune montano sull'Appennino, a metà strada tra Bologna e Firenze.

E' un periodo di piogge che da giorni flagellano la comunità e mettono a dura prova la tenuta del manto stradale alimentando la paura per il rischio di frane.

Piccole o grandi che siano, le frane sono il principale compito dell'Ispettore della Forestale Marco Gherardini, un uomo di mondo cresciuto in quella stessa terra che ama, apprezza e rispetta.

L'arrivo in paese di un geologo di città sembra però in grado di turbare la routine. Insieme con un losco figuro che si aggira minaccioso tra la gente del posto. Un uomo che viene da fuori e che sembra più un ombra che una presenza.

Fino a quando il geologo scompare portandosi con sè fin troppi segreti destinati a riaffiorare con il suo cadavere.

Un fatto di sangue che chiamerà in causa proprio l'Ispettore Gherardini che sembra essere il ricettacolo della cittadinanza in fatto di confessioni, confidenze, consigli e altre utilità di passaggio.

Unitamente al giovane maresciallo dei Carabinieri Barnabà comincerà un indagine a tratti difficile perchè adombrata da una mentalità paesana che fa del luogo comune un istituzione e il mistero è anzitutto la diffidenza verso il nuovo e il diverso.

Tanti personaggi si muovono sullo scenario di Casedisopra. Incontreremo l'oste Benito, la lamentosa proprietaria di un agriturismo, lo studioso d'arte inglese Bill e la sua avvenente collaboratrice Betty. Ma anche il corpo dei carabinieri e della forestale. Ciascuno portatore di una storia che per quanto semplice è tanto personale da essere squisitamente originale.

Sullo sfondo la pioggia. Tanta, incessante, a tratti asfissiante. E tra delitti e aggressioni a Casedisopra si consumerà un enigma che forse riguarderà la scoperta di un prezioso affresco di Piero della Francesca o magari la ricca presenza di metano nel terreno.

Storie di persone come tante, intrecci, ambizioni, supposizioni: il thriller è servito.

«E' stato come se per tutti questi mesi avessimo guardato gli avvenimenti in un grande specchio. Non vedevamo ciò che avevamo davanti, ma quello che stava alle nostre spalle. In questa brutta storia di frane e di delitti, vedevo immagini che pensavo davanti a me, ma in realtà nascondevano quanto accadeva dietro lo specchio». Tratto da «La pioggia fa sul serio» di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, ed. Mondadori.

L'ambientazione è una scelta di cifra letteraria che centralizza la narrazione in un contesto che, pur se determinato dal punto di vista dell'ubicazione geografica nel microcosmo di Casedisopra, vuole raccontare una esteriorità che appartiene alla montagna.

I boschi, le alture, i precipizi, gli anfratti nascosti tra il fitto fogliame. Ci sono particolari che narrano di piccoli mondi clandestini coperti dalle tante sfumature del verde. Lontani da quel sole nascosto tra le nubi piovose. Un contrasto da acquerello che diventa il climax narrativo di più fasi. Alterne, ma sempre visivamente credibili.

Il concetto di difficoltà si mescola a quello di pericolo per far capire al lettore villeggiante tra le pagine che qualunque viandante deve aver rispetto per qualcosa che non è vecchio bensì antico.

«Entrò e si guardò attorno. Appena gli occhi si furono abituati all'oscurità, scorse qualcosa in fondo alla stanza che era vuota di mobili. Sbattè gli occhi incredulo. «Cos'è quella cosa li?» Si avvicinò, guardò meglio. Poi retrocedette senza perdere di vista «quella cosa lì». Tratto da «La pioggia fa sul serio» di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, ed. Mondadori.

E dietro questo concetto di antichità c'è l'indole malinconica e nostalgica dell'Ispettore Gherardini che conosce le persone «a pelle» ed è cresciuto in quel luogo con il quale vive una sorta di osmosi alla giornata, basata sull'empatia che la natura a volte stabilisce con l'uomo che sente il coraggioso peso delle responsabilità.

«A Casedisopra, Poiana c'era nato e ci teneva al suo territorio, gli voleva bene fin da piccolo, gli piacevano i sentieri e le ampie distese d'erba dei pascoli in altura. Gli piacevano persino i dirupi inaccessibili nel mistero dei quali si nascondevano i personaggi della mitologia montanare e quando per un motivo o per l'altro, stava lontano dai luoghi che considerava un pò suoi, non vedeva l'ora di tornare e respirare l'odore del muschio e dei funghi». Tratto da «La pioggia fa sul serio» di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, ed. Mondadori.

Immagini che diventano suoni e sensazioni.

La mentalità paesana è un rudere che si trascina giorno dopo giorno, come una schiava consapevole della propria volontà di sopravvivere al passare lento ma inesorabile del tempo.

In contrasto con quest'ultimo che sembra una marea desiderosa di voler cambiare, essa resiste ancorandosi ai luoghi comuni attorno ai quali a volte mistifica e costruisce. La dissimulazione, figlia dell'ignoranza e della virtù, crea un algoritmo espositivo cui gli Autori tornano con una diligente costanza ogni volta che descrivono un personaggio tramite i suoi interessi, limiti e responsabilità di quartiere.

Apparentemente si potrebbe affermare che sia troppo poco. Tuttavia, nel necessario ho ravvisato una duttilità di pensiero che per quanto evidentemente incasellata non rinuncia a quella consuetudine che fa da contesto al romanzo. Pertanto, ho giudicato la scelta sincera. Non c'è nulla di male nel voler concepire il romanzo come una sorta di «Cluedo» con personaggi in cerca d'Autore ambientato a tratti in una città e in molte occasioni in un luogo. Semplice, ma efficace.

«L'Appennino non sarà come le Alpi, o le Rocky Mountains, ma ogni tanto, come tutte le montagne, richiede le sue vittime sacrificali, la vita di chi, in un momento d'orgoglio o di incoscienza, si ritiene più forte di loro, e l'uomo più forte dei monti, non lo è quasi mai». Tratto da «La pioggia fa sul serio» di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, ed. Mondadori.

Una menzione a parte merita la sigaretta. Elevata a vero e proprio status symbol del romanzo. Protagonista indiscussa di una serie di atteggiamenti associati allo stato d'animo che rimandano forse al Guccini della celebre «sigaretta o penna nella mano destra..»

«La pioggia fa sul serio» è un buon giallo con tanta italianità e ottime ambientazioni. Personaggi credibili, semplici da conoscere facili da apprezzare. Nascono da quella complessità tipica della vita. Realismo e passione si alternano per una lettura che fa dell'ambientazione un contesto intenso e affascinante.

Consigliato.

Marco Solferini
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