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La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
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La
pioggia fa sul serio
Autori:
Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli.
Genere: giallo.
Casedisopra
è un Comune montano sull'Appennino, a metà strada tra Bologna e
Firenze.
E'
un periodo di piogge che da giorni flagellano la comunità e mettono
a dura prova la tenuta del manto stradale alimentando la paura per il
rischio di frane.
Piccole
o grandi che siano, le frane sono il principale compito
dell'Ispettore della Forestale Marco Gherardini, un uomo di mondo
cresciuto in quella stessa terra che ama, apprezza e rispetta.
L'arrivo
in paese di un geologo di città sembra però in grado di turbare la
routine. Insieme con un losco figuro che si aggira minaccioso tra la
gente del posto. Un uomo che viene da fuori e che sembra più un
ombra che una presenza.
Fino
a quando il geologo scompare portandosi con sè fin troppi segreti
destinati a riaffiorare con il suo cadavere.
Un
fatto di sangue che chiamerà in causa proprio l'Ispettore Gherardini
che sembra essere il ricettacolo della cittadinanza in fatto di
confessioni, confidenze, consigli e altre utilità di passaggio.
Unitamente
al giovane maresciallo dei Carabinieri Barnabà comincerà un
indagine a tratti difficile perchè adombrata da una mentalità
paesana che fa del luogo comune un istituzione e il mistero è
anzitutto la diffidenza verso il nuovo e il diverso.
Tanti
personaggi si muovono sullo scenario di Casedisopra. Incontreremo
l'oste Benito, la lamentosa proprietaria di un agriturismo, lo
studioso d'arte inglese Bill e la sua avvenente collaboratrice Betty.
Ma anche il corpo dei carabinieri e della forestale. Ciascuno
portatore di una storia che per quanto semplice è tanto personale da
essere squisitamente originale.
Sullo
sfondo la pioggia. Tanta, incessante, a tratti asfissiante. E tra
delitti e aggressioni a Casedisopra si consumerà un enigma che forse
riguarderà la scoperta di un prezioso affresco di Piero della
Francesca o magari la ricca presenza di metano nel terreno.
Storie
di persone come tante, intrecci, ambizioni, supposizioni: il thriller
è servito.
«E'
stato come se per tutti questi mesi avessimo guardato gli avvenimenti
in un grande specchio. Non vedevamo ciò che avevamo davanti, ma
quello che stava alle nostre spalle. In questa brutta storia di frane
e di delitti, vedevo immagini che pensavo davanti a me, ma in realtà
nascondevano quanto accadeva dietro lo specchio». Tratto da «La
pioggia fa sul serio» di Francesco Guccini e Loriano
Macchiavelli, ed. Mondadori.
L'ambientazione
è una scelta di cifra letteraria che centralizza la narrazione in un
contesto che, pur se determinato dal punto di vista dell'ubicazione
geografica nel microcosmo di Casedisopra, vuole raccontare una
esteriorità che appartiene alla montagna.
I
boschi, le alture, i precipizi, gli anfratti nascosti tra il fitto
fogliame. Ci sono particolari che narrano di piccoli mondi
clandestini coperti dalle tante sfumature del verde. Lontani da quel
sole nascosto tra le nubi piovose. Un contrasto da acquerello che
diventa il climax narrativo di più fasi. Alterne, ma sempre
visivamente credibili.
Il
concetto di difficoltà si mescola a quello di pericolo per far
capire al lettore villeggiante tra le pagine che qualunque viandante
deve aver rispetto per qualcosa che non è vecchio bensì antico.
«Entrò
e si guardò attorno. Appena gli occhi si furono abituati
all'oscurità, scorse qualcosa in fondo alla stanza che era vuota di
mobili. Sbattè gli occhi incredulo. «Cos'è quella cosa li?» Si
avvicinò, guardò meglio. Poi retrocedette senza perdere di vista
«quella cosa lì». Tratto da «La pioggia fa sul serio»
di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, ed. Mondadori.
E
dietro questo concetto di antichità c'è l'indole malinconica e
nostalgica dell'Ispettore Gherardini che conosce le persone «a
pelle» ed è cresciuto in quel luogo con il quale vive una sorta di
osmosi alla giornata, basata sull'empatia che la natura a volte
stabilisce con l'uomo che sente il coraggioso peso delle
responsabilità.
«A
Casedisopra, Poiana c'era nato e ci teneva al suo territorio, gli
voleva bene fin da piccolo, gli piacevano i sentieri e le ampie
distese d'erba dei pascoli in altura. Gli piacevano persino i dirupi
inaccessibili nel mistero dei quali si nascondevano i personaggi
della mitologia montanare e quando per un motivo o per l'altro, stava
lontano dai luoghi che considerava un pò suoi, non vedeva l'ora di
tornare e respirare l'odore del muschio e dei funghi». Tratto da
«La pioggia fa sul serio» di Francesco Guccini e Loriano
Macchiavelli, ed. Mondadori.
Immagini
che diventano suoni e sensazioni.
La
mentalità paesana è un rudere che si trascina giorno dopo giorno,
come una schiava consapevole della propria volontà di sopravvivere
al passare lento ma inesorabile del tempo.
In
contrasto con quest'ultimo che sembra una marea desiderosa di voler
cambiare, essa resiste ancorandosi ai luoghi comuni attorno ai quali
a volte mistifica e costruisce. La dissimulazione, figlia
dell'ignoranza e della virtù, crea un algoritmo espositivo cui gli
Autori tornano con una diligente costanza ogni volta che descrivono
un personaggio tramite i suoi interessi, limiti e responsabilità di
quartiere.
Apparentemente
si potrebbe affermare che sia troppo poco. Tuttavia, nel necessario
ho ravvisato una duttilità di pensiero che per quanto evidentemente
incasellata non rinuncia a quella consuetudine che fa da contesto al
romanzo. Pertanto, ho giudicato la scelta sincera. Non c'è nulla di
male nel voler concepire il romanzo come una sorta di «Cluedo»
con personaggi in cerca d'Autore ambientato a tratti in una città e
in molte occasioni in un luogo. Semplice, ma efficace.
«L'Appennino
non sarà come le Alpi, o le Rocky Mountains, ma ogni tanto, come
tutte le montagne, richiede le sue vittime sacrificali, la vita di
chi, in un momento d'orgoglio o di incoscienza, si ritiene più forte
di loro, e l'uomo più forte dei monti, non lo è quasi mai».
Tratto da «La pioggia fa sul serio» di Francesco Guccini e
Loriano Macchiavelli, ed. Mondadori.
Una
menzione a parte merita la sigaretta. Elevata a vero e proprio status
symbol del romanzo. Protagonista indiscussa di una serie di
atteggiamenti associati allo stato d'animo che rimandano forse al
Guccini della celebre «sigaretta o penna nella mano destra..»
«La
pioggia fa sul serio» è un buon giallo con tanta italianità e
ottime ambientazioni. Personaggi credibili, semplici da conoscere
facili da apprezzare. Nascono da quella complessità tipica della
vita. Realismo e passione si alternano per una lettura che fa
dell'ambientazione un contesto intenso e affascinante.
Consigliato.
Marco
Solferini
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