martedì 18 novembre 2014

No place to hide - Sotto controllo

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No place to hide
«Sotto controllo»

Autore: Glenn Greenwald
Genere: drammatico, attualità.

Il libro racconta il caso Snowden, il 29enne esperto di informatica e sistemi di comunicazione dell'NSA (National Security Agency) che ha rivelato al Mondo l'indebita attività di intercettazione delle comunicazioni in America e all'estero compiuta dalla potente agenzia U.S.A.

E' un testo nudo e crudo che parte da quello che è il primo contatto fra il giornalista e la «gola profonda», colui che, disgustato da quello che accade ai c.d. diritti civili, decide di mettere a repentaglio la propria libertà per offrire al Mondo la verità sul più grande sistema di spionaggio e violazione della privacy mai concepito prima.

Violazione della privacy e abuso di potere sono spesso percepiti come un astrazione, difficili da prendere viscerlamente a cuore. Del resto il tema è sempre ricchissimo di risvolti complessi e ciò rende ancor più arduo coinvolgere ampie fasce di opinione pubblica”. Tratto da “No place to hide – Sotto controllo” di Gleen Greenwald, ed. Rizzoli.

Dalla prima conoscenza alla dimestichezza dei rudimenti tecnologici per poter comunicare liberamente fino alla trasferta in Hong Kong dove Snowden si è rifugiato in attesa che il Mondo conosca il suo nome.

Dieci giorni in oriente in una città che sembra non appartenere a nessuno sullo scacchiere internazionale, dieci giorni sul filo del rasoio per organizzare una delle notizie più dirompenti della storia del giornalismo.

Unitamente alla collega del «Guardian» che pare essere l'unico giornale disposto a pubblicare lo scandalo, si arriva alla prima intervista e alla monumentale analisi dei documenti riservati che Snowden ha deciso di rivelare.

Un incredibile mole di materiale che racconta le tecniche dietro alla strategia dell'NSA nota come «raccogliere tutto il possibile».

E l'elenco di documenti parla di «come», «quando» e con «chi».

Restava il fatto che Snowden aveva portato alla luce una complessa rete di sorveglianza concepita per tenere sotto osservazione cittadini americani e stranieri. Dall'archivio si poteva dedurre il tipo di strumenti utilizzati per intercettare le loro telecomunicazioni: la NSA carpiva informazioni da server assegnati a internet, da satelliti, da cavi sottomarini fibre ottiche, da reti di telefonia nazionali ed estere e da P.C.” Tratto da “No place to hide – Sotto controllo” di Gleen Greenwald, ed. Rizzoli.

Metodi e metodologie, scopi e finalità, programmi segreti, direttive top secret.

Documenti la cui segretezza sconvolge, indigna e getta un ombra oscura se non mortale, sul ruolo dell'America nei rapporti geopolitici.

Iniziai a capire che il ruolo del mio Governo nel mondo non era quello in cui ci avevano insegnato a credere”. Tratto da “No place to hide – Sotto controllo” di Gleen Greenwald, ed. Rizzoli.

Il testo è sgombro da equivoci. Non si tratta di narrativa, ma di realtà. A scrivere è un giornalista non un romanziere. I fatti devono essere raccontati e il linguaggio scelto, per quanto essenziale e sintetico offre numerose impressioni e riflessioni basate sull'etica e sulla morale.

La figura di Snowden è centrale tanto quanto marginale. Non è mai davvero il protagonista indiscusso. Lo sono le sue azioni. Le conseguenze che producono sul Governo e l'atteggiamento dell'establishment di fronte alla fuga di notizie e a questa verità che inizialmente ha bisogno di essere smentita e poi adeguata.

L'Autore offre spazio alla c.d. reazione della controparte che pur se attesa sembra uno tsunami di tecniche a metà tra il depistaggio e il negazionismo.

Per quanto inevitabilmente presenti i contenuti più tecnologici vengono ridotti ai minimi termini, senza però rinunciare alla loro essenzialità (e centralità).

Il terzo capitolo è una lunga e pregiatissima considerazione sul concetto di controllo ad opera di uno Stato. Tanti riferimenti, anche a temi assai noti della filosofia come della sociologia per fare da corollario a considerazioni che vogliono andare oltre il velo dell'apparenza.

Benchè citare 1984 di George Orwell sembri un luogo comune, è impossibile non trovare echi del mondo concepito dall'Autore nell'operato della NSA: entrambi si fondano sull'esistenza di un sistema tecnologico con la capacità di monitorare le azioni e le parole di tutti i cittadini”. Tratto da “No place to hide – Sotto controllo” di Gleen Greenwald, ed. Rizzoli.

L'Autore è una penna lineare, discorsiva, che riesce a sovvertire il dogma argomentandolo a tutto tondo con un metodo espositivo chiarissimo e nel contempo improvviso. Duro come un maglio e duttile come l'argilla. Quando si occupa del c.d. «quarto potere» racconta i fatti e nel contempo denuda l'ipocrisia del sistema giornalistico che si vuole asservire al potere rinunciando ad inseguire la notizia e a fare la differenza raccontando la verità.

«No place to hide» è un romanzo che ho letto praticamente tutto d'un fiato. Una storia che mi ha aperto gli occhi su di una vicenda che come molti (troppi) conoscevo per via del clamore mediatico, ma che in realtà «non» conoscevo veramente.

La percezione che la sorveglianza invasiva sia confinata esclusivamente a un gruppo marginale che se la merita, al novero di quanti “fanno qualcosa di male” assicura che la maggioranza accetti di buon grado l'abuso del potere, talvolta plaudendovi addirittura”. Tratto da “No place to hide – Sotto controllo” di Gleen Greenwald, ed. Rizzoli.

Chi è Snowden? La spia come viene a volte denominato, l'eroe dei diritti civili, l'uomo che tutti vorrebbero per sottrarlo agli Stati Uniti che lo reclamano per processarlo?

Questo libro non risponderà ad alcuno di questi interrogativi, ma dirà al lettore la verità. Poi spetterà a lui rifletterci, assimilarla e decidere, ricordando che se sei davanti a un computer per leggere queste righe, se stai usando un cellulare o un qualunque altro terminale tutto ciò che dici/scrivi può essere intercettato, registrato e archiviato.

Marco Solferini
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