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No
place to hide
«Sotto
controllo»
Autore:
Glenn Greenwald
Genere:
drammatico, attualità.
Il
libro racconta il caso Snowden, il 29enne esperto di informatica e
sistemi di comunicazione dell'NSA (National Security Agency) che ha
rivelato al Mondo l'indebita attività di intercettazione delle
comunicazioni in America e all'estero compiuta dalla potente agenzia
U.S.A.
E'
un testo nudo e crudo che parte da quello che è il primo contatto
fra il giornalista e la «gola profonda», colui che, disgustato da
quello che accade ai c.d. diritti civili, decide di mettere a
repentaglio la propria libertà per offrire al Mondo la verità sul
più grande sistema di spionaggio e violazione della privacy mai
concepito prima.
“Violazione
della privacy e abuso di potere sono spesso percepiti come un
astrazione, difficili da prendere viscerlamente a cuore. Del resto il
tema è sempre ricchissimo di risvolti complessi e ciò rende ancor
più arduo coinvolgere ampie fasce di opinione pubblica”.
Tratto da “No place to hide – Sotto controllo” di Gleen
Greenwald, ed. Rizzoli.
Dalla
prima conoscenza alla dimestichezza dei rudimenti tecnologici per
poter comunicare liberamente fino alla trasferta in Hong Kong dove
Snowden si è rifugiato in attesa che il Mondo conosca il suo nome.
Dieci
giorni in oriente in una città che sembra non appartenere a nessuno
sullo scacchiere internazionale, dieci giorni sul filo del rasoio per
organizzare una delle notizie più dirompenti della storia del
giornalismo.
Unitamente
alla collega del «Guardian» che pare essere l'unico giornale
disposto a pubblicare lo scandalo, si arriva alla prima intervista e
alla monumentale analisi dei documenti riservati che Snowden ha
deciso di rivelare.
Un
incredibile mole di materiale che racconta le tecniche dietro alla
strategia dell'NSA nota come «raccogliere tutto il possibile».
E
l'elenco di documenti parla di «come», «quando» e con «chi».
“Restava
il fatto che Snowden aveva portato alla luce una complessa rete di
sorveglianza concepita per tenere sotto osservazione cittadini
americani e stranieri. Dall'archivio si poteva dedurre il tipo di
strumenti utilizzati per intercettare le loro telecomunicazioni: la
NSA carpiva informazioni da server assegnati a internet, da
satelliti, da cavi sottomarini fibre ottiche, da reti di telefonia
nazionali ed estere e da P.C.” Tratto da “No place to hide
– Sotto controllo” di Gleen Greenwald, ed. Rizzoli.
Metodi
e metodologie, scopi e finalità, programmi segreti, direttive top
secret.
Documenti
la cui segretezza sconvolge, indigna e getta un ombra oscura se non
mortale, sul ruolo dell'America nei rapporti geopolitici.
“Iniziai
a capire che il ruolo del mio Governo nel mondo non era quello in cui
ci avevano insegnato a credere”. Tratto da “No place to
hide – Sotto controllo” di Gleen Greenwald, ed. Rizzoli.
Il
testo è sgombro da equivoci. Non si tratta di narrativa, ma di
realtà. A scrivere è un giornalista non un romanziere. I fatti
devono essere raccontati e il linguaggio scelto, per quanto
essenziale e sintetico offre numerose impressioni e riflessioni
basate sull'etica e sulla morale.
La
figura di Snowden è centrale tanto quanto marginale. Non è mai
davvero il protagonista indiscusso. Lo sono le sue azioni. Le
conseguenze che producono sul Governo e l'atteggiamento
dell'establishment di fronte alla fuga di notizie e a questa verità
che inizialmente ha bisogno di essere smentita e poi adeguata.
L'Autore
offre spazio alla c.d. reazione della controparte che pur se attesa
sembra uno tsunami di tecniche a metà tra il depistaggio e il
negazionismo.
Per
quanto inevitabilmente presenti i contenuti più tecnologici vengono
ridotti ai minimi termini, senza però rinunciare alla loro
essenzialità (e centralità).
Il
terzo capitolo è una lunga e pregiatissima considerazione sul
concetto di controllo ad opera di uno Stato. Tanti riferimenti, anche
a temi assai noti della filosofia come della sociologia per fare da
corollario a considerazioni che vogliono andare oltre il velo
dell'apparenza.
“Benchè
citare 1984 di George Orwell sembri un luogo comune, è impossibile
non trovare echi del mondo concepito dall'Autore nell'operato della
NSA: entrambi si fondano sull'esistenza di un sistema tecnologico con
la capacità di monitorare le azioni e le parole di tutti i
cittadini”. Tratto da “No place to hide – Sotto
controllo” di Gleen Greenwald, ed. Rizzoli.
L'Autore
è una penna lineare, discorsiva, che riesce a sovvertire il dogma
argomentandolo a tutto tondo con un metodo espositivo chiarissimo e
nel contempo improvviso. Duro come un maglio e duttile come
l'argilla. Quando si occupa del c.d. «quarto potere» racconta i
fatti e nel contempo denuda l'ipocrisia del sistema giornalistico che
si vuole asservire al potere rinunciando ad inseguire la notizia e a
fare la differenza raccontando la verità.
«No
place to hide» è un romanzo che ho letto praticamente tutto
d'un fiato. Una storia che mi ha aperto gli occhi su di una vicenda
che come molti (troppi) conoscevo per via del clamore mediatico, ma
che in realtà «non» conoscevo veramente.
“La
percezione che la sorveglianza invasiva sia confinata esclusivamente
a un gruppo marginale che se la merita, al novero di quanti “fanno
qualcosa di male” assicura che la maggioranza accetti di buon grado
l'abuso del potere, talvolta plaudendovi addirittura”. Tratto
da “No place to hide – Sotto controllo” di Gleen
Greenwald, ed. Rizzoli.
Chi
è Snowden? La spia come viene a volte denominato, l'eroe dei diritti
civili, l'uomo che tutti vorrebbero per sottrarlo agli Stati Uniti
che lo reclamano per processarlo?
Questo
libro non risponderà ad alcuno di questi interrogativi, ma dirà al
lettore la verità. Poi spetterà a lui rifletterci, assimilarla e
decidere, ricordando che se sei davanti a un computer per leggere
queste righe, se stai usando un cellulare o un qualunque altro
terminale tutto ciò che dici/scrivi può essere intercettato,
registrato e archiviato.
Marco
Solferini
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