lunedì 28 ottobre 2013

Bologna Giallo e Nera

Nota bene:
Il Blog aderisce al programma di affiliazione Amazon
***
Un ringraziamento particolare agli sponsor: 
Libreria - Galleria
IL SECONDO RINASCIMENTO
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
Il luogo ideale dove trovare i Tuoi Libri
http://www.ilsecondorinascimento.it/
* * *
La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna" 
* * *

Bologna giallo e nera

Autore: Serena Bersani.
Genere: cronaca, giornalismo.



La giornalista Bolognese Serena Bersani ha avuto una geniale intuizione pubblicando un libro che offre al lettore una lista di crimini verificatisi a Bologna città e nella Bassa che ancora oggi sono considerati, da molti, un isola felice.

Una città fatta di ombre. Oscura quanto i viottoli medioevali che la percorrono come arterie di una sconosciuta signora. Un paese che gioca a fare la città. La cui mentalità tuttavia non rinnega mai il retaggio rurale. Un posto dove l'antico diventa nuovo e viceversa. Omertosa, pettegola, clandestina. Un luogo dove la verità a volte sopravvive in un passaparola sottovoce: un perpetuo singhiozzo simile all'alito di vita di chi esala l'ultimo respiro.

Così sopita, distratta, addormentata, quasi dimenticata in un innaturale limbo Bologna la dotta, città dei Portici, delle Belle arti, dell'Università più antica d'Europa rivela in questo romanzo i crimini che l'anno percorsa, frustata, colpita e segnata.

Una serie di episodi che l'abile penna della scrittrice trasforma in carta.

Episodi di cronaca destinati a smarrirsi in una chiacchiera per il tè del pomeriggio, consumata tra il giornale e il croissant del mattino o magari divorata avidamente dopo una giornata di lavoro.

Ma il ricordo rimane. Sopravvive, mentre si spengono le luci e i lampioni teneramente illuminano, come giallognoli fuochi fatui, le vie e gli anfratti più remoti della città.

E' in questa ambientazione e fra codesta perduta gente che gli omicidi ci sono. Eccome. Ci sono i criminali che li hanno compiuti. A volte per amore, odio, vendetta, perchè sono dei mostri o per denaro che è sempre il bene più liquido in natura, ma anche quello per cui vale troppo spesso la pena di uccidere.



L'Autrice ha selezionato con intelligenza una serie di crimini senza indagare quelli più noti e celebri perchè acquisiti a livello nazionale. Scoperchiando quindi una sorta di efferatezza che rappresenta un atroce verità di mezzo. Perchè tocca la vita di tutti e di chiunque.

Dalle pagine del romanzo fuoriescono temi forti, veloci come una raffica di mitra, dolorosi come l'impatto di un possente pugno nello stomaco. Pedofili, femminicidio, omicidio a pagamento, sevizia, occultamento di cadavere, avvelenamenti, rapimenti. Crimini compiuti a ridosso di realtà politiche rivoluzionarie come il celebre Livello 57, o consumate nell'Appennino fra boschi sterminati. Oppure omicidi che rivelano il microcosmo di passioni proibite come quelle dei guardoni nei colli o i vizi della Bologna bene.

Crimini.. e criminali. La personalità del reo, indagata attraverso le carte dei processi, le perizie e i gradi di giudizio. Le sentenze e infine, le vittime cui a volte è negato l'onore della verità.

Nel contorno, immancabile e straziante: il dolore. I famigliari, coloro che vengono privati da un momento all'altro di un figlio, un marito. E tutto si ricompone, passo dopo passo, nelle indagini, raccontando i fatti e lasciando che il lettore li apprenda per ciò che sono.

Ottimo stile paratattico, volutamente sintetico che espone i fatti in modo diretto e coinvolgente. Tutto ruota attorno alla centralità dell'evento criminale da cui promana, allargandosi come il celebre cerchio nell'acqua, una verità che passa attraverso gli autori e finisce nelle carte bollate delle indagini.

L'Autrice ci propone sempre un punto di vista che scaturisce da una riflessione attuale su di un crimine che si è consumato già da tempo, ma che viene naturalizzato senza invasività.

Una piacevolissima e godibilissima neutralità introspettiva.

L'abilità della scrittrice che mi ha più coinvolto e convinto è proprio quest'essere stata in grado di partecipare narrativamente senza sostituirsi al lettore. L'assenza di indottrinamento è una qualità straordinaria che rende appassionante la lettura.

Il processo e i giudici sono spesso l'epilogo di questi racconti di cronaca.

Dopo il sangue. Dopo una ricostruzione dell'evento a volte non per cuori teneri, perchè si può morire seviziati da un coltello stile «Rambo» o con una fiocina da subacqueo infilzata per 15 cm nella testa, dopo questa fotografia di ciò che è il reato, la scena passa e il testimone diventa il giudice degli uomini. Quello togato. Anche se a volte sembra non essere in linea con il concetto di giustizia che forse il lettore si aspetta.

Tuttavia, tocca a lui decidere. In nome del Popolo Italiano. L'Autrice propone, ma non impone.



«Bologna giallo e nera» è un romanzo che propone una serie di omicidi giornalisticamente riproposti al lettore con il piglio della notizia di cronaca e dell'esposizione narrativa. Un interessante, coinvolgente e decisamente accattivante elenco di delitti e casi mai risolti in una città a tratti magica il cui pathos ammalia e nei capitoli di questo romanzo.. uccide.

Consigliato a tutti gli amanti del noir, di Bologna, della Bassa, dei romanzi gialli e del buon giornalismo di cronaca (quello che serve davvero a qualcosa).

Marco Solferini
per contatti, commenti, suggerire un argomento: 
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento