domenica 23 giugno 2013

L'amore è un difetto meraviglioso.

Nota bene:
Il Blog aderisce al programma di affiliazione Amazon
***
Un ringraziamento particolare agli sponsor: 
Libreria - Galleria
IL SECONDO RINASCIMENTO
Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
Il luogo ideale dove trovare i Tuoi Libri
http://www.ilsecondorinascimento.it/
* * *
La rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna" 
* * *

L'amore è un difetto meraviglioso.

Autore: Graeme Simsion.
Genere: commedia, sentimentale.



Don Tillman ha 39 anni, è single ed è un uomo meticoloso, puntiglioso, pignolo.

Professore di genetica all'Università, sicuramente geniale, ma affetto da un difetto comportamentale compulsivo ossessivo, che lo spinge ad adottare uno stile organizzativo estremo.

La sua vita si spende in un susseguirsi di maniacalità e fobie da insicurezza che nei rapporti personali spesso si traducono in manifestazioni di insistenza, scarsa originalità e avvedutezza.

Il suo obiettivo principale diventa quello di trovare una partner, e siccome quando si da un obiettivo lo sviluppa apostrofandolo come «progetto..» prende campo il «progetto moglie».

Per trovare la compagna ideale Don, dopo ripetuti tentativi, uno più disastroso dell'altro, decide di redigere un questionario dove ci sono domande a risposte multiple, per trovare cioè ogni singolo difetto che a suo avviso renderebbe inutile cercare di coltivare una relazione.

La ricerca quindi, per esclusione, della donna perfetta.

La questione si complica quando il suo migliore amico (su due in totale, considerando la moglie di quest'ultimo che gli funge anche da psicanalista) nonchè collega universitario gli «gira» una possibile candidata, seppure causa equivoco.

E' Rosie, barista di sera e dottoranda che non è minimamente vicino alla donna perfetta del «progetto moglie», ma con la quale Don riesce a legare, seppure quale conseguenza di una rocambolesca serie di situazioni fra il ridicolo ed il paradossale.

Addirittura, elaborando insieme con lei un «progetto padre» giacchè Rosie non ha idea di chi sia quello biologico, frutto sembra di una relazione occasionale della madre che non le ha mai voluto rivelare l'identità del genitore.

L'uomo più organizzato del Mondo è quindi chiamato a raccogliere campioni di dna per cercare di scoprirne l'identità basandosi sui partecipanti ad una festa universitaria di molti anni prima.

Per farlo, dovrà spingersi oltre i limiti della sua routine, reinventarsi e confrontarsi con la realtà del mondo esterno.

Nel mentre, dovrà gestire il suo universo di convinzioni e l'amore per Rosie che diventa giorno dopo giorno più insopprimibile.



L'Autore è stato geniale praticamente sotto ogni profilo.

Il romanzo si presenta come una commedia sentimentale con una serie di personaggi elaborati magistralmente e la cui iterazione comportamentale regala una serie di «sketches» straordinari.

Don non è solo un uomo insicuro che usa la maniacalità del controllo ai limiti dell'inverosimile per organizzare la propria vita in un microcosmo di dettagli, è anche portatore di convinzioni personali e credenze socio culturali che, pur se basate su deduzioni o informazioni scientifiche, rappresentano in realtà un enorme schermo antropologico di banali luoghi comuni.

Il suo limite è il non voler comprendere, per non confrontarsi con la realtà esterna.

La sua straordinaria genialità lavorativa ed organizzativa lo portano ad eccellere in tutto quello che fa, ma nel contempo non riesce a sfuggire al suo manierismo interpretativo. Spesso si auto giustifica sulla base di paragoni con il mondo animale unitamente ad una ragione logico deduttiva basata sulla matematica statistica.

Rosie non solo è del tutto estranea a questo paradigma artificioso, ma ne rappresenta anche un archetipo vivente di repulsione. Vive alla giornata basando molte sue scelte su di un fatalismo da accettazione che per Don è un macchinoso controsenso. La sua volontà esplorativa dei rapporti umani è un indifferente quanto superficiale elogio a quello che si può definire come illogico dal punto di vista del Prof. Tillman e come tale incomprensibile.

Ma proprio per questa ragione, l'Autore ci propone una visione contemporanea e divertentissima del celebre modo di dire: «gli opposti si attraggono».

Rosie sconvolge il mondo artificiosamente perfetto di Don, facendogli capire che tutto sommato era un malato volutamente immaginario. Le cui stranezze in realtà sono un meccanismo di autodifesa verso l'ignoro, lo sconosciuto, il meno facilmente gestibile.

Tuttavia, di riflesso, anche la stessa Rosie comprende che se da un lato c'è qualcuno che ha bisogno di sporcarsi un pò, qualcun'altro dovrebbe sentire la necessità di ripulirsi.

I difetti diventano quindi una meravigliosa metafora che individua la capacità creativa di un singolo. La possibilità cioè di esprimere un originalità che non è legata alla sfera scientifica del dna, ma ad un carattere che rappresenta la libertà incapace di svincolarsi dall'essere cui appartiene.

Nel paradosso, il minimo comune denominatore dell'originalità è quella disuguaglianza che, rendendoci diversi gli uni dagli altri, ci rende anche simili.

L'utopia del “progetto moglie” di Don è quella di cercare di annullare i difetti senza capire che farlo significa anche annullare l'essere.

Il suo compito sarà quello di capire che l'amore è un difetto meraviglioso.


Scritto benissimo: una capacità esplicativa propria del linguaggio diretto, asciutto, ma introspettivo. Tipico delle sceneggiature. Il lettore amerà lo stile narrativo in ogni senso, dai dialoghi alle riflessioni: si calerà nei panni dei personaggi e ne vivrà in prima persona gli aspetti comportamentali. Amandoli fino a stupirsi.

Alcune scene sono magistralmente costruite.

Un divertimento allo stato puro.

In altre occasioni assistiamo al vacillare delle credenze del protagonista in modo quasi adolescenziale: attraverso la musica, con un esperienza lavorativa da barista, il furto, fino al viaggio a N.Y.

Geniale la scelta di associare alla maniacalità del protagonista le citazioni cinematografiche. Nel microcosmo delle insicurezza di Don quello che non si spiega attraverso la sua logica deduttiva funziona come nei film o nei telefilm. Quindi il protagonista fa appello a questa sottocultura contemporanea della fiction per colmare le sue lacune. In questo c'è una metafora kafkiana incredibilmente attuale perchè lo stile dell'impersonificazione è molto in uso nella vita quotidiana, spesso per supplire alle proprie presunte carenze.

Quando la realtà si mischia alla finzione, il distacco aumenta e con esso la necessità di isolarsi dalla solitudine che per Don significa, paradossalmente, incominciare il «progetto moglie».

«L'amore è un difetto straordinario» è una commedia sentimentale intensa e divertentissima. Un romanzo geniale con dei protagonisti ottimamente rappresentati. Un vero e proprio caso letterario nato dalla penna di uno scrittore che saprà farvi ridere e riflettere come pochi altri. Un meritato successo di pubblico che vi farà innamorare dalla prima all'ultima pagina.

Consigliato a tutti i lettori, di tutte le età e convinzioni sociali.

Marco Solferini.
per contatti, commenti, suggerire un argomento: 
marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com






1 commento:

  1. Carissimo,
    ho letto la email con la quale hai chiesto di non postare commenti alle Tue MERAVIGLIOSE recensioni, ma ci tenevo a scriverTi che in Redazione Ti leggiamo tutti.
    Inoltre dopo la pubblicazione sull Rivista sei uno degli Autori che ricevono il maggior numero di passaggi.
    E questo Tuo nuovo scritto ne è la dimostrazione: bravissimo.

    RispondiElimina