lunedì 30 aprile 2012

Mafia.com


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Mafia.com

Autore: Misha Glenny
Genere: attualità, giornalismo, truffe on line, clonazione carte di credito.




Mafia.com” si presenta come un attenta e documentata storia, giornalisticamente esposta tramite i protagonisti di quella che è una delle principali insidie della globalizzazione bancaria, in particolare dei servizi di pagamento: la clonazione delle carte di credito, c.d. carding.

Frutto di un indagine giornalistica, basata principalmente sulle interviste dei protagonisti.

La storia di base è quella della nascita, della vita e della fine del sito DarkMarket, evoluzione dei suoi antecedenti CarderPlanet e CarderMarket che, in buona sostanza erano delle comunità on line, strutturate sulla base di forum tematici, per formare ed aiutare tutti coloro che volevano dedicarsi alla frode a mezzo carte di credito.

Una sorta di grande palestra, dove ci si allenava e si veniva reclutati.

Amministrata da persone fisiche che tuttavia comparivano solo con i nomi di battaglia o meglio nickname, si palesavano come hacker informatici, termine con il quale si tende ad identificare il pirata della rete.

Una storia avventurosa e danarosa che nell'arco di numerosi anni ha investito le principali agenzie di spionaggio e di indagine sui reati informatici e sul cyber crime.

Agenti speciali di svariate nazioni, coinvolti in una vera e propria caccia all'uomo, cominciata quando lo strapotere egemone degli hacker coinvolti li portò addirittura ad indire la prima grande convention ad Odessa. Nel lusso di una città dalle molte facce, si riuniva il “Bilderberg club” della clonazione di carte di credito.

La sfida era tratta, il resto è storia contemporanea.

Raccontata in un malloppo di oltre 300 pagine.





Orbene, dai tempi dell'ormai mitico libro “Sulle tracce di Kevin” dedicato alla caccia all'hacker forse più famoso di tutti i tempi, Kevin Mitnick, questi testi non hanno mai avuto un successo di pubblico, tale da interessare un target di lettori assai indefinito.

La motivazione annida nel fatto che, trattandosi di una materia tecnica, qualunque Autore la voglia proporre, è costretto alla brutale semplificazione, per non annoiare o rendere incomprensibile il testo, ai non addetti ai lavori.

Per converso, coloro i quali sono appassionati dell'argomento, troveranno eccessivamente limitativo e del tutto banale la carenza di originalità relativa all'esposizione.

Quindi, di per sé, è difficile centrare un target, pur con tutta la buona volontà che anche in questo caso l'Autore ha certamente impegnato aggiungendo spesso, alla narrazione base, elementi romanzati di descrizioni ambientali e divagazioni sul vasto arcipelago della criminalità informatica.

Più che impreziosire il testo però il tutto si risolve in una colossale bolla di sapone, dove c'è un pò di tutto, fermo restando che il tema centrale, predominante è la clonazione delle carte.

Non si comprende pertanto, la ragione del titolo dell'opera, che non sembra proprio cogliere nel segno. La mafia è un altra cosa, non c'entra nulla con quanto esposto nel romanzo. Capziosa e del tutto strumentale, in quest'ottica, la riproduzione in copertina di una frase, a mò d'effetto del celebre Roberto Saviano, certamente una firma di prestigio ed autorevole, sull'argomento “mafia”, ma in questo caso del tutto sganciato rispetto al tema dell'opera.

Inoltre, la cronica necessità di appassionare il lettore spinge l'Autore ad ingigantire il fenomeno tanto dell'hackering quanto del carding.

A conti fatti, nel testo si narrano le imprese di un gruppo di clonatori di carte di credito, circa una dozzina di persone e principalmente 4 – 5 di esse.

Si fanno pochi riferimenti al denaro contante che avrebbero effettivamente rinvenuto. Ci si limita spesso ad usare degli epiteti e metafore come “montagne di soldi”, ma di cifre vere e proprie ce ne sono poche.

Ricchissimo di sigle relative ad agenzie investigative sui reati informatici. Anche troppo.

Dal punto di vista della pericolosità di alcune attività on line o, più genericamente informatizzate, non si scopre nulla di nuovo, perlomeno nulla di più di quanto l'utente medio di internet già non sappia.

La volenterosa opera di sfarzoso allargamento, teso ad ingigantire un fenomeno certamente esistente, è assai fastidioso finisce per diventare irrealistica.

In fin dei conti, questi ragazzi vengono tutti arrestati e si fanno un discreto soggiorno nella patrie galere. Con l'unica eccezione del, forse più mitico, caposaldo di questo enturage della frode informatica, su cui permangono ancora oggi delle perplessità circa l'effettiva identità.

Anzichè appassionarsi o intimorirsi, il lettore si annoia, causa anche una ripetitività dei medesimi concetti stucchevole che fa venir voglia di togliere di mezzo un 150 pagine abbondanti.





Mafia.com” è un testo fuorviante, che ha ad oggetto le vicende di un gruppo di clonatori di carte di credito, i quali si avvalsero di un vero e proprio supermarket on line di insegnamento e di messa a disposizione di capacità tecniche ed hardware, per formare e reclutare complici. Una narrazione poco coinvolgente, ripetitiva, su un argomento trattato in maniera eccessivamente semplicistica e sul quale non si sentiva la necessità di un testo, il cui titolo è assolutamente non confacente e irriferibile alla tematica di fondo trattata.

Un esperimento poco riuscito; sconsigliato a tutti i lettori.

                                                    Marco Solferini
                                 (marcosolferini.pubblicazioni@gmail.com)

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