domenica 4 marzo 2012

Io non sono un serial killer

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Io non sono un serial killer

Autore: Dan Wells
Genere: thriller.




John Wayne Cleaver, ha 12 anni e vive a Clayton una piccola cittadina americana.

La sua vita è tormentata da un carattere asociale, ed una passione molto atipica, per un ragazzo della sua età: quella per i serial killer.

Un interesse così inteso, da somigliare ad un ossessione, tale per cui in Famiglia, dove madre e zia gestiscono l'obitorio della città, decidono di mandarlo da uno psicanalista, il Dott. Neblin.

Il suo carattere schivo tuttavia, lo porta ad un introspezione riflessiva sul suo lato comportamentale più oscuro, a tal punto, che egli stesso comprende di possedere tutte quelle pulsioni che normalmente danno origine ad un serial killer.

Decide quindi, di rinchiudere il mostro dietro ad un muro che lui stesso erige, nella propria personalità. Dandosi delle regole che dovrebbero servire per allontanarlo, impedirgli di emergere.

John combatte una silenziosa battaglia con il suo Io assassino, nella consapevolezza che se dovesse perdere questa guerra, si trasformerebbe in uno di quei pluriomicida che tanto lo affascinano.

Il problema è che a Clayton la gente comincia a morire.

In modo brutale: sventrata vita. Spesso con asportazione di organi, mentre sul luogo degli omicidi compaiono tracce di una sostanza sconosciuta ed impossibile da identificare.

Un mistero omicidiario che getta la città nella paura, quando persino il telecronista dell'emittente inviato per seguire il caso, viene brutalmente assassinato e polizia ed FBI sembrano brancolare nel buio.

Solo John, la cui mente è preparata a conoscere ed identificare il comportamento di un serial killer, riesce a comprendere ciò che sta accadendo, ma la sua scoperta più devastante sarà l'identità dell'assassino. Un mostro sovrumano, apparentemente impossibile da sconfiggere, tanto quanto da accettare nella logica del raziocinio.

Comincia quindi una caccia spietata e psicologicamente orientata a trovare i punti deboli e le abitudini del mostro, laddove ben presto però, per fermarlo John sarà costretto a rinunciare alle sue di regole, abbattendo il muro dietro al quale si nasconde la sua personale forma mentis assassina.

Quali saranno le conseguenze nella vita privata?

Riuscirà il giovanissimo cacciatore di serial killer a sopravvivere al mostro che sta fuori e a quello che ha dentro?

Romanzo intelligentissimo e di assoluta pregiata fattura.

Una storia deliziosamente ambientata, concepita con uno stile dinamico ed intenso.

Il personaggio protagonista ricorda molto la cinematografia americana, da Spielberg al telefilm Dexter: c'è un connubio di struttura e sostanza, dalle singole “location” della tipica cittadina americana, isolata dal Mondo e riconcepita come un “unicum”, dove si svolge un azione a tratti fantascientifica.

Il tema espositivo è particolarmente visivo, e ricorda la sobrietà stilistica ed introspettiva dei fumetti. Specialmente la opere della casa editrice Vertigo, per la maturità dei temi trattati, trasportati in una sinteticità didattica lineare e di facile percezione.

John, è l'epicentro di un mondo visivo e irrazionale. Un immagine atipica, che l'Autore, esordiente, è bravissimo a trasmutare, con le parole, in uno scenario, semplice pur nella sua complessità.

Audace e ambizioso, il risultato, uso popolo per il lettore, è magistralmente ben concepito.

Dalla lettura di questo romanzo potremo trarre due conseguenze.

La prima è un avventura, appassionante e coinvolgente, che ci spingerà a divorare pagina, dopo pagina, un sicuro successo letterario.

La seconda è una dissertazione, armonica e profonda, su temi sociologici tipici della psicanalisi. In particolare, l'evoluzione della personalità, l'iterazione con l'Io ed una coscienza di Zeno che in questo caso, diventa in parte Pirandelliana e in altra misura eclettica. Figlia di una filosofia esistenziale e di una scienza comportamentale che sembrano trovare i propri limiti, nelle stesse risposte che offrono.

Stupendi i confronti verbali fra il bambino e lo psicologo.

Il dualismo, fra ciò che la società vede e quel che l'Io della personalità concepisce di se stessi, rappresenta l'alternanza caratteriale cui tutti gli adolescenti sentono di appartenere e dalla quale rifuggono.

Se anche non ci sentissimo possibili serial killer, tutti noi abbiamo conosciuto l'estraneità della confusione emotiva, e la ricerca di un accettazione quasi impossibile, laddove ci siamo auto convinti di essere sbagliati, a tal punto da crearci un universo parallelo, una realtà fatta di sicurezze che possono essere accettate dal di fuori. E' così che nasce il sentimento dell'apparenza.

John reagisce, accettando la sua natura e diventando un antieroe.





Io non sono un serial killer” è un romanzo appassionante, un thriller a tinte forti, intenso e coinvolgente. Straordinariamente originale nella sua narrazione, si presenta con uno stile pulito e di facile comprensione, che travolgerà il lettore dalla prima all'ultima pagina.

                                                              Marco Solferini


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