lunedì 2 gennaio 2012

La teoria del caos


copertina la teoria del caos
Il Blog ringrazia e consiglia la rivista culturale: "Il Salotto degli Autori" ( http://www.ilsalottodegliautori.it ) edita dall'Associazione letteraria "Carta e Penna"
CeP
www.cartaepenna.it

* * *

LIBRERIA MONDI NUOVI

Dove i Libri e i Fumetti diventano.. da collezione!

Libreria Mondi Nuovi: da oltre 30 anni il luogo giusto
dove trovare tutto l'usato per Libri e Fumetti, a Bologna e Provincia

* * *

Libreria - Galleria
IL SECONDO RINASCIMENTO

Via Porta Nova 1/A (ang. via C. Battisti) - Bologna
ROMANZI - SAGGI - TESTI UNIVERSITARI
* * *

La teoria del caos


Autore: Sara Boero.
Genere: sentimentale, drammatico.



Miriam ama Evan e viceversa: una storia d'amore complessa, giocata e centralizzata sui due protagonisti.


Lui, un ragazzo difficile, con un evidente tendenza sociopatica, frutto di un passato oscuro, carico di risentimenti e atteggiamenti che denotano gravi problemi relazionali.


Il suo mondo è una sutura contro la ferita dei sentimenti. Chiuso in se stesso, sopravvive ai demoni che flagellano l'animo tormentato del bambino incompreso, oggi diventato un adulto, isolatosi dalla realtà.


La sua risposta, quasi un atto di abnegazione all'istinto di sopravvivenza, è quella di rifugiarsi in un microcosmo di equilibri emotivi precari, la cui unica valvola di sfogo è Miriam.


Lei è la chiave per aprire e chiudere la finestra su quel che resta di una normalità, che per lui non è mai stata altro se non un concetto, sfuggevole, a tratti opprimente, spaventoso per un animo indebolito dalla ricerca di qualcosa, così sconosciuto da non essere nemmeno identificabile.


E' Miriam che, ipersensibile, egocentrica di passioni ed emozioni, esalta l'antitesi dei due caratteri e attraverso la repulsione, mette in luce quella straordinaria capacità attrattiva che i sentimenti sembrano inseguire, prima ancora della lucidità sessuale.


Incentrato completamente sui protagonisti, il loro rapporto con il passato servirà per comprendere le scelte che hanno determinato un presente dove, forse per una sorta di predestinazione, l'assenza fisica sembra l'unica via di mezzo, fra la rinuncia e la condanna.


Sentimenti a volte oppressivi, quasi claustrofobici, che paiono un Bianconiglio sfuggente, perdutosi in un labirinto le cui porte tendono a chiudersi. Il paradigma del caos, secondo numerosi autori, primo fra tanti Lewis Carroll, sembra materializzarsi in questa curiosa parafrasi della felicità che l'Autrice ci propone e che sembra scaturita dal paradossale mondo di “Alice nel paese delle meraviglie”, dove solo i pazzi comprendono la ragione.


Una narrazione eclettica per quanto riguarda le dottrine sociologiche del comportamento e la scienza della psicanalisi, ma anche paratattica nel rinunciare ad un insistenza che tuttavia a momenti sembra eccessivamente rafforzativa di un concetto già latente, laddove l'Autrice attribuisce una fisica del peso specifico ad una costante tipica dei rapporti amore – odio: la ricerca.


Fine a se stessa, coadiuvata da un mallo di insormontabili problematiche, con le quali è più semplice e produttivo convivere, la ricerca opta per il cambiamento attraverso l'accettazione. Questo è amore irrituale, ma accettato per il suo tasso dogmatico di esistenzialismo puro, oltre il quale scopriamo la rinuncia, come atto ultimo di assuefazione al destino irrazionale.


Questi punti interrogativi che non possiamo, vogliamo, dobbiamo, fino in fondo comprendere, il cui carico emotivo releghiamo in fondo al cuore, incatenandoli con la mente ad una ragione, che è un baricentro di sopravvivenza alla follia.


La volontà di amare è qui un traghettatore per l'inferno, eppure la domanda di fondo che resta, oltre le pagine di questa appassionante lettura è: se dopo aver percorso gli inferi e attraversato il purgatorio, possiamo goderci il paradiso, ne sarà valsa la pena? Di amare per essere amati, in virtù soltanto di quel che siamo, senza bisogno di cambiare.



La teoria del caos” è un inteso affresco di quell'elogio all'accettazione oltre la morale. Un rifiuto dei dogmi, che cerca di spersonalizzare le teorie realistiche della ragione, in omaggio a quella pazzia interiore, che fa dell'amore la più attrattiva ed irrazionale delle forze, in grado di muovere il mondo e cambiare il corso degli eventi.


                                                                                         Marco Solferini
Io


Nessun commento:

Posta un commento