Uomini che
odiano le donne
Genere: Romanzo
giallo
Autore: Stieg
Larsson
Un testo di vera
eccellenza.
Una narrazione di rara capacità
espressiva.
Efficacia, dinamismo, classe
espositiva e dialettica discorsiva, si fondono in un Opera che merita la
maiuscola.
Un libro che riesce ad appassionare e
coinvolgere il lettore, trascinandolo in un mondo perfetto, dove il pathos,
diventa realtà.
Personaggi che sono anche autori di se
stessi. Incontrano e scontrano le emozioni e le caratteristiche che ciascuno di
loro rappresenta, nell’incolto territorio dei rapporti umani.
L’anticonformismo di Lisbeth
Salander.
Il perfezionismo della ragione di
Mikael Blomqvist.
L’anarchia signorile e feudataria di
Henrik Vanger.
Ciascuno conosce l’irriverenza del
fato, quando la predestinazione diventa una sorta di egemonia irrazionale e
viola i dogmi dell’aspettativa, facendo sì che, il lettore, diventi un
protagonista assoluto.
Nel compiacimento intellettuale di una
trama avvincente.
Parole essenziali: frecce appuntite
che colpiscono il bersaglio. Diventano immagini, trasmettono sensazioni, persino
il gusto del ritmo, trasmuta, dalle prime pagine fino all’epilogo.
Quel che era, non è ciò che
rimane.
Più che l’inizio di una saga l’Autore,
Stieg Larsson, ha posato una pietra miliare sul concetto di giallo nella
narrativa o, se vogliamo, nel thriller all’americana.
Uno straordinario affresco che riesce
a mettere sulla bilancia, il bene, che si presenta con le sue debolezze, i
dubbi, persino le irritualità e i difetti che ogni uomo o donna, in cerca del
giusto, reca nel suo bagaglio culturale. E il male: atavico, profondo, cosciente
del suo potere padronale, che logora e corrode, sfociando nella mitomania
superba di un odio spaventoso, per intensità ed
autogiustificazione.
Con Larsson rivive il romanzo, quello
vero, che vuoi conservare in bella mostra nella libreria di
casa.
L’Autore è maestro d’orchestra e gioca
abilmente a scacchi con il lettore, usando tutte le arti liberali, mescolando le
carte con la retorica e applicando una dialettica che riesce, nella sintesi
espositiva, a stimolare una riflessione di fondo.
Non una qualunque bensì, la
condivisione alla base delle scelte, quelle che, per intenderci, noi tutti
possiamo e dobbiamo compiere, per confrontarci con il nostro
Io.
“Uomini che odiano le donne” è un
ottimo romanzo, per tutte le età.
Marco Solferini
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