Le ossa del ragno
Genere: Antropologia forense, medicina legale,
thriller
Autore: Kathy Richs
“Le ossa del ragno” è il titolo del nuovo thriller
di Kathy Richs, ambientato nel mondo delle indagini di antropologia
forense.
Un cadavere: una storia fatta di tessuti, esami, indagini.
Dal microscopio comincia ad emergere la piccola verità di
un disegno più grande che nasconde, fra le piaghe del tempo, un intrigo che
affonda le sue radici fin dalla guerra del Vietnam.
Una morte sospetta, uno strano caso di “bondage”,
sadomasochismo erotico estremo, rivela una cospirazione militare, che
costringerà l'antropologa forense Terence a lasciare il suo Canada per le
Hawaii, dove sopravvive il più grande centro di identificazione dei caduti
americani.
Lo scopo di questa struttura è riportare a casa i soldati,
i loro corpi e dare alle Famiglie un identificazione, una storia che renda onore
a coloro che sono caduti, per la patria o per la libertà.
In una realtà contemporanea in cui i soldati di pace sono
anche i volontari che mettono a rischio la propria vita, nelle terre martoriate
dalla guerra, senza un uniforme, armati con un ideale di pace che a volte, costa
loro l'estremo sacrificio.
Non solo piastrine quindi, ma sopratutto uomini e donne con
le loro paure: spiriti di un tempo remoto che dormono in tombe senza
nome.
L'indagine è tutto e l'Autrice è l'indiscussa maestra della
medicina forense.
Una cadenza articolata, nei ritmi e nelle spiegazioni, che
coinvolge il lettore trasportandolo negli ambienti asettici della scienza
forense.
Uno straordinario caso di manualistica applicata alla
narrazione, che non rinuncia a dialoghi molto ben articolati: rapidi, duttili,
mai banali, sempre scorrevoli, figli della personalità e dell'umore dei
protagonisti, che ruotano attorno alla vita come uno sciame di mosche attende di
violare il cadavere.
Il mistero sarà svelato dai bisturi e dalla capacità di
andare oltre l'apparenza per mettere insieme tutti i tasselli e dare forma al
puzzle.
L'Autrice usa una narrazione snella e agevole, di facile
lettura per chiunque, anche se il testo è certamente apprezzato appieno, da
coloro che conoscono ed amano la materia scientifica.
Descrizioni sintetiche e cariche di metafore, esplicative
ed originali nel loro incalzante ritmo, attualizzato ai paragoni e alla realtà
di oggi: la contemporaneità che sopravvive al di fuori del laboratorio è
sicuramente la dote artistica più elevata, che completa la storia, sviluppando
quel retroterra essenziale per contestualizzare il romanzo.
Ed è qui, che si gioca la carica di originalità, che
l'Autrice riesce a gestire in modo particolarmente abile, perchè oggi la scienza
è una parte essenziale delle indagini su di un omicidio, ma è anche una
straordinaria alleata di verità e non più confutabile, come invece accadeva nei
fasti e negli albori dello studio storico scientifico.
Oggi, il pensiero unanime che funge da train
d'union durante tutta l'indagine, è che le risposte annidano nella carne e
nelle ossa: i detective del metodo scientifico vestono camici
bianchi.
Ma c'è anche un intenso carico passionale ed emotivo nella
donna, la giovane esploratrice di cognizioni assolute che non rinuncia al suo
tenue avere, di una vita giocata fra presente e passato.
E' la storia di sua Figlia, un adolescente che impara a
conoscere l'ineluttabile senso di vuoto che la morte soltanto è in grado di
lasciare ed è la storia di una relazione che ancora la sveglia nella notte, per
ricordarle il tempo che fu, in attesa di un domani che non muore mai.
Ma sopratutto “Le ossa del ragno” sono la storia
di “Spider” il soldato che amava i ragni al punto da vedersi attribuire quel
soprannome, la storia del suo passato, e del suo cadavere che nasconde un
mistero, oggi più che mai, ancora in grado di uccidere.
Marco Solferini.
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