La Tomba di
Alessandro: L'enigma
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Genere. archeologia, storia.
“La tomba di Alessandro” è il nuovo, atteso,
romanzo di Valerio Massimo Manfredi.
Scrittore e archeologo, di indiscutibile successo, ormai
patrimonio letterario e culturale contemporaneo, l’Autore ci propone, dopo la
precedente pubblicazione dedicata a Giulio Cesare, un altro grande del
passato.
E’ Alessandro Magno: il conquistatore, il grande
macedone.
Un uomo che, giovanissimo, morto a soli 33 anni, è riuscito
in un impresa leggendaria, che ha trasformato il mito in realtà.
Il suo impero e le sue vittorie non conoscono eguali e la
sua memoria si è tramandata nel tempo.
La sua tomba, il luogo cioè dove riposano le spoglie
mortali dell’eroe epico, dell’imperatore e del guerriero, è un mistero ancora
irrisolto, che l’Autore definisce “enigma”.
La considerazione da cui partire è che, ad oggi, in tanti
hanno cercato la tomba di Alessandro, scavando nel passato polveroso dei libri,
delle citazioni, delle pergamene e anche nella terra vera e propria, in Egitto
come in Macedonia, Grecia e persino nel Vicino Oriente, ma della tomba nessuna
traccia.
Manfredi, che è un abile archeologo, ma riesce a
qualificare le sue esposizioni con lo stile dello storico, documenta in modo
sensibile e nel contempo espositivo, le fonti.
Mette ordine e raziocinio fra le tante teorie e ci offre
una sorta di indagine conoscitiva: appassionante, snella, ben organizzata, in
modo che questa possa essere letta e condivisa da chiunque.
Tante sono le teorie, intriganti e a tratti misteriose, in
particolare legate alla doppia natura dell’uomo Alessandro, che fu certo figlio
di Rè, ma ricevette l’investitura divina in Egitto, presso l’oracolo di
Menfi.
La storia della sua morte è anche la narrazione della fine
di un mondo, in particolare del “come sarebbe stato” se questo geniale
combattente, ma anche abile uomo, conoscitore della realtà e forse umanista del
contemporaneo, avesse potuto governare un vastissimo impero, fatto di differenze
profonde.
E’ naturalmente una testimonianza del passato che ci spiega
anche la politica di palazzo, le ambizioni dei generali, la storia di una
Famiglia imperiale, perchè la natura dell’uomo sempre accompagna l’evoluzione,
dal passato fino ai giorni contemporanei.
L’epicentro è la morte di Alessandro, che nel testo è
spiegata oltre il complotto, con ragioni assai rigorose e scientifiche: di
natura medica.
Una tomba che fu, almeno fino al momento in cui se ne
persero le tracce, quando cioè egli riposava in quel di Alessandria, la città
che porta ancora oggi il suo nome e che fu lui stesso a fondare, oggetto di veri
e propri pellegrinaggi, da parte dei grandi del passato. Imperatori che volevano
omaggiare il grande Rè.
Molte sono le citazioni che l’Autore ci propone e leggerle
è davvero un piacere.
Come altri scritti di Manfredi, anche questo si inserisce
in quella che mi piace pensare come una biblioteca personale per quanti
condividono il gusto di assaporare la storia come fonte di conoscenza, di
indagine, ma anche come una compagna avventurosa: testimonianza di un passato
avvincente.
E’ un libro da comperare, da regalare, sul quale appuntare
forse quella comprensione che può essere un bagaglio culturale per noi tutti,
allo scopo di elevarci dalla massificazione odierna che sterilizza le idee e
rende superficiali gli ideali.
Marco Solferini.
Nessun commento:
Posta un commento