La Biblioteca dei morti.
Autore: Glenn
Cooper.
Genere: mistero, drammatico,
thriller.
“La Biblioteca dei
morti” è un romanzo di Glenn Cooper, scrittore esordiente, che firma la sua
prima opera letteraria.
E’ un esordio di successo ed il
sicuro prologo ad una carriera che arricchirà e appassionerà i lettori ed amanti
della carta stampata.
La trama è suddivisa in due
filoni narrativi, abilmente intrecciati.
Il primo, è contemporaneo:
comincia con le misteriose cartoline che un presunto serial killer invia alle
sue vittime e sulle quali è impresso il giorno della loro
morte.
L’indagine è affidata ad un
agente dell’FBI, di nome Will Piper che, se da un lato è un geniale profiler, si
accompagna ad un passato autolesionista e distruttivo, che lo ha portato alle
soglie della pensione tormentato da parecchi rimpianti e un problema con l’abuso
di alcolici.
Accanto a lui, una giovane ed
impeccabile agente di Quantico, Nancy che lo affiancherà, scoprendo l’uomo oltre
il detective.
E’ un mistero quello che i
protagonisti devono affrontare: le morti di uomini e donne che non si
conoscevano e che vedono in quella cartolina anonima, il loro unico minimo
comune denominatore.
Ma la risposta è concepita nel
secondo filone narrativo che si snoda nel passato, sul finire dell'anno 700. In
un isola dell’Inghilterra, presso un Monastero osservante la regola di San
Benedetto, dove una profezia porta alla nascita di un bambino
prodigio.
Le conseguenze di questa
nascita, si sono tramandate nel tempo, fino ai giorni nostri, custodite nel
luogo più impenetrabile: l’Area 51.
Nel testo si rivela la sua
origine, a partire dal dopoguerra e l’Autore è veramente bravo nel saperla
gestire, con il filo conduttore della passione, dell’intrigo, ma anche della
ragione.
Un immagine realistica che non
rinuncia al mistero, ma getta un orma solida di verità, sulla natura della più
celebre fra le installazioni segrete
contemporanee.
La storia tuttavia, non è
l’epicentro di questo romanzo.
Ci sono infatti anche gli uomini
e la vita.
I protagonisti, che sono
condizionati dal fato, che sentono il peso ineluttabile del passato e agiscono
spesso in preda alle emozioni. Forse schiavi di quelle circostanze che ci
illudiamo, noi tutti, di poter controllare, ma che spesso ci guidano e ci
osservano, facendoci sentire parte del destino, solo quando
agiamo.
L’Autore è certamente un amante
del fumetto, in quanto ci sono pregiate citazioni ai “comics” ed è probabilmente
anche un conoscitore ed estimatore del cinema, specie quello classico americano,
in quanto non pochi sono i riferimenti che si trovano nel testo e che sono
sempre cordiali, dotti e davvero molto
apprezzabili.
La narrazione è fluida: ben
concepita. Non è mai pesante, anzi è scorrevole, esplicativa, dotata di un buon
tenore descrittivo che non sottrae nulla ai dialoghi, molto ben congegnati, mai
banali e ampiamente in grado di caratterizzare i
personaggi.
E’ un romanzo certamente
consigliato agli amanti del mistero, del thriller, ma anche, se non sopratutto,
per quanti credono che un buon testo sia tale a prescindere dagli argomenti: da
leggere.
Salutiamo con un caloroso
benvenuto questo scrittore che ci ha regalato anche un sito internet da cui è
possibile leggere che presto ci sarà un seguito alla Biblioteca dei Morti e noi
tutti lo attendiamo con ansia.
Marco Solferini
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