Il libro è stato gentilmente offerto
dalla Libreria
MONDI NUOVI
Dove i Libri e i Fumetti diventano.. da collezione!
Libreria Mondi Nuovi: da oltre 30 anni il luogo giusto
dove trovare tutto l'usato per Libri e Fumetti, a Bologna e Provincia
http://www.paginegialle.it/pgol/4-mondi%20nuovi/3-Casalecchio%20di%20reno
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Il
pittore di battaglie
Autore: Arturo
Pérez-Reverte
Genere:
Drammatico, storico, sentimentale
“Il pittore
di battaglie” è un romanzo sulla guerra e sull’arte.
L’Autore è
Perez Reverte, vero e proprio conquistatore del pubblico a suon di best
sellers.
Il tema di
fondo è quello di un fotografo che, dopo anni di attività nelle c.d. zone di
guerra, decide di ritirarsi nella solitudine di una torre, antistante il mare,
dove egli comincia un grande affresco pittorico.
In quest’opera,
egli riversa la sua conoscenza dell’arte, ma altresì la competenza acquisita
tramite il lavoro di anni. Il tema di fondo è un immagine di guerra, ma i colori
e le emozioni rivelano ben altro.
In questo
contesto, sopraggiunge una vittima, tanto della guerra quanto del fotografo.
Colui che fu immortalato in una posa che gli valse il giro del mondo sulle prime
pagine di innumerevoli riviste.
Colui che
ritorna dall’inferno sulla terra, per uccidere l’autore di quella
foto.
Il romanzo è un
lungo confronto sui temi della vita e della morte, ma sopratutto sulla guerra ed
in particolare quella dei Balkani, l’eccidio compiuto dai Serbi, la pulizia
etnica dei più deboli, peggio armati, meno difesi e forse, persino più
inascoltati.
La crudeltà
empirica, metodologica delle barbarie, compiute ai danni degli
inermi.
La completa
assenza di ogni diritto o qualsivoglia protezione che sembrano proiettare
l’inutilità di un grido medioevale per il rispetto della natura
umana.
E l’osservatore
consapevole.
Questo Mondo
della comunicazione, dei media che è così vicino eppure così lontano.
Degnamente
rappresentato dagli scatti asettici, crudi, minimalisti, una sorta di odierno
miniaturismo plastico della fotografia. Immagini che parlano il muto linguaggio
dei gesti,
C’è questa alea
di silenzio, che si sostituisce alle parole, che apporta lo straordinario sapore
di una consapevolezza che oltrepassa i limiti della colpa.
Leggendo lo
scempio rabbrividiamo e nel contempo osserviamo l’affresco delle battaglie.
L’opera inaugurale che sembra anche il testamento epico e nel contempo asfittico
di un uomo qualunque, che ha indossato i panni dell’ipocrisia, senza arte ne
parte. L’uomo che in fondo, sopravvive in tutti noi.
Questo
apprezzabile parallelismo, condito o meglio forse sarebbe, ornato dal sapiente
linguaggio dell’Autore lascia il segno.
Romanzo dotto,
appassionante di cultura e ricco di interrogativi etici.
Si
fronteggiano, durante la lettura, l’arte intesa come pittura e la fotografia.
E’
un lungo excursus di aneddoti, storici, logici, sociologici e persino tecnici in
quella che potrebbe definirsi, metaforicamente, una partita “a tennis” fra
questi due mondi che concepiscono la realtà.
Ma
l’interpretazione chiama sempre in causa il carattere, lo stesso che porta
l’uomo, sia esso il fotografo, pittore o il soldato di ventura, a concentrare la
propria ragione sul significato delle proprie azioni.
La bellezza
interiore annida nell’epopea dell’animo, come una Matrioska essa dispiega le
proprie ali di farfalla, inevitabilmente, anche dopo una vita passata a
rinchiudersi nel bocciolo.
Di qui la
bellezza, persino di ciò che definiremmo brutto.
“Il pittore
di battaglie” è un testo per quanti vogliono perforare il mallo della
sobrietà e l’arroganza dell’informazione, dedicato certamente a chi crede che il
celebre sonno della ragione genera mostri.
Marco Solferini
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