Dormi per
sempre
Autrice: Sabine
Thiesler.
Genere: drammatico,
giallo.
Magda
e Johannes Tillman sono coniugi tedesci innamorati delle collinose campagne
toscane, a tal punto che hanno comperato una tenuta denominata “La Roccia”,
vicino al paesino di Ambra, non molto distante dalla più nota città di
Montevarchi.
Un
luogo di riposo, a contatto con la natura, dove il tempo sembra essersi fermato:
l'ideale per trascorrere liete estati, lontano dal caos della città e l'assillo
del lavoro.
Tuttavia, questa vacanza non sarà la
stessa, e nulla tornerà come prima.
Perchè
Magda ha scoperto il tradimento del marito, uomo che ama profondamente e con
tutta se stessa.
Il
pensiero di quella relazione, coltivata furtivamente e in segreto, con una donna
molto più giovane, la tormenta e trasforma ogni sensazione, gesto, emozione, in
una paranoica rincorsa al tarlo della menzogna.
L'omicidio è l'unica via, per
calmare una memoria inquieta.
Addormentare il proprio amore
insieme con l'ossessione che ha avvelenato la loro
vita.
Il
tema centrale è il delitto passionale, l'ultimo atto di una possessione che
esige il tragico epilogo e non conosce il perdono.
Ma
riuscirà Magda ad ingannare il fratello di Johannes, Lukas, che a sua volta la
ama da quando la vide per la prima volta, i genitori del marito, la gente del
posto che li conosce?
Sarà
una serie di eventi e colpi di scena a trascinare la donna nella spirale di una
schizofrenia, alimentata anche dal drammatico ricordo di aver perso l'unico
figlio, Thorben, suicidatosi proprio per amore anni
addietro.
Il
dolore e il risentimento trasformeranno il crimine di una donna tradita in una
girandola di morti, finzioni e fraintendimenti, dove si alterneranno, fra gli
altri, lo scontento Maresciallo dei Carabinieri, dal fiuto tutt'altro che
infallibile la cui moglie, all'opposto, ha un anima da detective e il critico
Stefano Trepo, fallito nel suo lavoro e infastidito dalla propria
vita.
Nelle
intenzioni della scrittrice, il romanzo vorrebbe essere, anzitutto, un elogio al
panorama e allo stile di vita delle colline toscane: amabili comunità rurali,
ricche di ataviche storie, incastonate come pietre preziose in una campagna
fuori dallo spazio e del tempo.
Le sue
descrizioni sono attente e certo cordiali, ma di una dolcezza che tutto sommato
si risolve in una sintesi di immagini, odori e sensazioni che nulla aggiungono a
quanto è già ampiamente noto e conosciuto agli amanti della
Toscana.
La
narrazione invece, è scomposta giustamente in due parti, la prima, molto più
discorsiva e logica, è avvincente e redatta in modo coinvolgente, mentre la
seconda, cambia brutalmente indirizzo e allarga il tema di fondo ad un
inquietudine figlia del protagonismo di personaggi non primari cui si aggiunge
una sorta di commedia noir degli equivoci che ruota attorno a dei personalismi
egoistici e comportamenti poco plausibili dei
protagonisti.
Il
risultato sono forse un centinaio di pagine di troppo, che pur non essendo una
vera e propria nota stonata, forse avrebbero potuto essere riassunte e
rivisitate in maniera meno maniacale compulsiva.
Ciò
che purtroppo non coglie nel segno è l'assenza di un pathos costruttivo, in
quanto il lettore più avveduto probabilmente comprende già parecchie pagine
prima della conclusione quale sarà il finale e questo trasforma la lettura in
una sorta di certificazione di tale attesa che, al suo arrivo, decade
dall'originalità dell'idea di fondo, alla banalità espositiva, che in buona
sostanza l'anticipa e per effetto la rende fin troppo
scontata.
Il
miglior pregio della stesura lo si ricava invece, dalla rapidità dei capitoli:
brevi, succinti, pragmatici e ben organizzati, dotati in particolare, di una
buona alternanza fra elementi descrittivi e dialoghi ben realizzati e
convincenti.
“Dormi per sempre” è un
romanzo discreto, da consigliare sopratutto a coloro che amano il genere
dell'omicidio passionale, come conseguenza del tradimento, tema centrale della
narrazione, che domina e giustifica l'amore che non perdona e non
dimentica.
Marco Solferini
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