Acqua in bocca
Autori: Andrea Camilleri – Carlo Lucarelli
Genere: Giallo, poliziesco, drammatico, azione.
In questo romanzo Grazia Negro, ispettrice capo di polizia
a Bologna, incontra Salvo Montalbano, commissario di polizia a Vigata
(Montelusa), per un indagine congiunta, nata da un omicidio misterioso nel
capoluogo emiliano ad opera di un killer insidioso, sfuggevole, che affonda le
sue radici nei servizi segreti deviati.
Un indagine a tinte forti, ricca di colpi di scena, azione
e.. umorismo.
Questi personaggi, così conosciuti e amati dal grande
pubblico sono oggi talmente noti che da anni segnano pagine di apprezzamento,
tanto nella letteratura contemporanea quanto nelle fortunate sceneggiature per
il piccolo e grande schermo, firmate dai lettori di ogni età.
Lei, Grazia Negro, l'ispettrice di polizia “cacciatrice”
ineffabile, ardita e coraggiosa ai limiti della razionalità. Pronta a mettere in
gioco la sua vita, per onorare la verità.
Lui, Salvo Montalbano, caparbio quanto astuto, sornione e
determinato, un analista che fa della furbizia la prima arma di una partita a
scacchi con l'assassino.
Sullo sfondo, un inseguimento senza tregua, per un indagine
che si sviluppa a distanza e culmina in una caccia all'uomo.
I nostri due protagonisti dovranno arginare le regole, per
scoprire il mistero dei “pesci rossi”, la firma goliardica dell'assassino e per
farlo, metteranno in gioco se stessi e la loro incolumità.
Gli Autori ci regalano un indagine mozzafiato ed
epistolare, cioè raccontata tramite le comunicazioni, ufficiose o meno, che i
due amici e colleghi si inviano.
La narrazione dei fatti è coinvolgente e appassionante,
pratica e proceduralmente corretta, ma sopratutto ricchissima di spunti sui due
mondi che si incontrano.
La cultura di Bologna, quella dei tortellini di Tamburini,
incontra i cannoli e le cassate siciliane e il fatalismo tipico del meridione
Italico.
La “Las Vegas” Romagnola, Milano Marittima, diventa lo
scenario per l'ultimo scontro e nel mezzo i due protagonisti finiscono anche per
incontrare un altro personaggio molto amato dal grande pubblico.. un certo
ispettore Coliandro.
Lucarelli incontra Camilleri e viceversa, il risultato sono
cento pagine a un ritmo incalzante, dotate di una straordinaria intelligenza
narrativa che sembra ritmare a suon jazz, i passi dell'indagine.
Il tutto arricchito dall'impeccabile umorismo delle
disavventure di Catarella e dalle immancabili “avanche” di Mimi.
I due autori sono bravissimi a rincorrersi, dimostrando
quanta abilità ci sia nelle parole che narrano del carattere di due straordinari
personaggi, così vicini eppure a tratti così lontani, accomunati dal senso del
dovere e l'amore per la giustizia.
E alla fine, ogni tessera del puzzle andrà al suo posto in
un finale capolavoro, che, come in un crescendo rossiniano, prepara i fuochi
d'artificio e lascerà il lettore con un meraviglioso sorriso sulle labbra, per
quest'opera così semplice e altrettanto bella.
“Acqua in bocca” è un poliziesco contemporaneo e
straordinariamente Italiano: prezioso e avvincente, da leggere tutto d'un
fiato.
Marco Solferini
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